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Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Vera fattoria nel Chianti (vino, olio e agriturismo), Sant’Appiano - nella valle dell’Elsa - sta in una location da cartolina tra dolci colline, vigne, uliveti, siti archeologici, tombe e una pieve romanica del IX secolo con affreschi e dipinti. Il tutto a gestione della famiglia Cappelli, che da tre generazioni è alla guida della maison. Insomma il mix che ha lanciato l’immagine del Chiantishire nel mondo. La cantina parla la lingua della tradizione, con etichette che vanno dal Chianti docg da uve Sangiovese e Canaiolo, al superiore Cottaccio, al supertuscan Monteloro, fino al piacevole rosè Secretum. Il tutto (plauso incondizionato) con un uso corretto del legno. La gamma è all’insegna di un grande rapporto qualità/prezzo, come per il superiore Cottaccio che non supera i 12 euro in enoteca. Ma il cavallo di battaglia della maison è il Chianti base che abbiamo assaggiato nel millesimo 2008. Un bel bicchiere, esuberante, vinoso al naso con note di viola, sapido e quasi frizzante al palato. Degno compagno di salumi, formaggi e arrosti. In enoteca sui 6 euro.

Chianti 2008 docg, Sant’Appiano.

Info: www.santappiano.it.


Fra i vigneti più “alti” d’Italia ci sono quelli della Val di Cembra in Trentino, fino a 850 metri. Qui i vini che vengono dal freddo si chiamano Muller Thurgau e Pinot nero. Il connubio tra prodotto e territorio qui è esaltante. Le vigne su ripide terrazze e l’esposizione solare danno bottiglie uniche per profumi, ma senza esagerare. Qui il gruppo La Vis opera attraverso la cantina Valle di Cembra e il Muller base 2009 che abbiamo assaggiato è poesia pura di delicati aromi di salvia e limone su base di frutta e fiori. Armonia anche al gusto: sapido, equilibrato, lungo. La Vis (sistema Fedagri), guidata da Fausto Peratoner, ormai è un gigante non solo del territorio trentino, ma opera anche in Toscana (Poggio Morino in Maremma e Villa Cafaggio nel Chianti) e ha pure messo piede in casa dei “cugini” altoatesini rilevando St. Andrae, antica cooperativa di viticoltori salornesi. Qui il rosso di territorio si chiama Lagrein, e St. Andrae ne propone col 2008 una versione di assoluta piacevolezza e bevibilità. Al naso è vibrante di piccoli frutti rossi e spezie, in bocca morbido e fresco. Il Muller in enoteca sui 6 euro, il Lagrein a 8.

Muller Turgau 2009, Val di Cembra; Lagrein 2008, St. Andrae.

Info: www.gruppo-la-vis.com.

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