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Nazione / Giorno / Carlino

Zero alcol alla guida per le vacanze. Ma la norma è ferma da un mese ... Ddl sicurezza stradale in commissione Trasporti... Il disegno di legge sulla sicurezza stradale, che contiene il giro di vite sull’alcol, potrebbe scendere in pista prima delle vacanze, ma solo se alla Camera la commissione Trasporti, dove è fermo da un mese, deciderà di mettere il turbo. L’obiettivo della commissione è di approvarlo direttamente in sede legislativa, cioè senza passare dall’Aula. A quel punto la sorte del ddl sarebbe nelle mani del Senato, dove dovrebbe tornare per l’ultimo sì. Tra le misure che, secondo i parlamentari, dovrebbero contribuire a una diminuzione del numero degli incidenti, c’è la norma “zero alcol”: divieto assoluto di bere anche solo un goccio prima di mettersi alla guida per autotrasportatori e giovani fino a 21 anni (e comunque nei primi tre anni di guida dopo aver ottenuto la patente). Previsto anche un test anti-droga obbligatorio per chi vorrà prendere la patente.
Mano dura contro gli autisti di camion, autobus o auto di servizio ai quali sarà sospesa la patente se sorpresi a guidare in stato ebbrezza: potranno essere licenziati dall’azienda per la quale lavorano senza possibilità di appello. Una mini-stretta riguarderà anche gli autogrill dove, tra le dieci di sera e le sei del mattino, non si potranno più vendere superalcolici. Per birra e vino il divieto scatterà dalle 2 di notte. I locali pubblici (bar, ristoranti, discoteche) dovranno interrompere la vendita di alcolici e superalcolici a partire dalle tre di notte. Per i ristoranti sarà obbligatorio possedere un etilometro, che ogni cliente potrà utlizzare prima di lasciare il locale e mettersi alla guida, in modo da essere sicuro di non avere superato la soglia limite. Ma il disegno di legge contiene anche alcune misure controverse, in controtendenza rispetto all’obiettivo di limitare il numero degli incidenti. Su queste la commissione Trasporti sta ancora discutendo, in primo luogo sulla possibilità per le autostrade di elevare i limiti di velocità a 150 chilometri all’ora nei tratti a tre corsie dotati di tutor, ma anche sulla deroga di tre ore al giorno di guida per coloro ai quali viene sospesa la patente per guida in stato di ubriachezza. Quando fu introdotta dal Senato, quest’ultima misura fu ribattezzata “l’emendamento grappino” perché pensato per gli automobilisti-montanari, abituati a mandare giù un cordiale anche di prima mattina, che senza patente non possono andare a lavorare.

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