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“La qualità dipenderà dal sole di agosto” … “Il vino italiano è sinonimo di eccellenza”. Non ha dubbi Terenzio Medri, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, la battaglia con i cugini d’Oltralpe è vinta non solo sul terreno della quantità ma anche sul piano della qualità visto che “i nostri prodotti non hanno nulla da invidiare a quelli francesi, anzi”.

I francesi sono stati i primi a creare la cultura del vino ma in Italia abbiamo recuperato in fretta...

“Sicuramente, la qualità poi dipende dai singoli produttori. Noi oltre ai grandi marchi blasonati abbiamo tantissimi piccoli produttori che fanno prodotti eccezionali con un buon rapporto qualità-prezzo”.

Anche nel settore vitivinicolo la biodiversità del nostro territorio è l’asse vincente?

“Certamente, dobbiamo valorizzare al massimo la tipicità che c’è in ogni territorio, vendere anche la cultura che c’è dietro il vino. E poi, noi abbiamo più fantasia rispetto ai francesi”.

Ci sarà però anche criticità su cui lavorare...

“Forse in qualche prodotto medio da supermercato. Non certo nell’alta qualità dove il vino italiano si abbina alle eccellenze, dalla moda ai motori”.

Francesi a parte, quali sono i competitors del settore da tenere d’occhio?

“Ci sono diversi paesi emergenti che stanno crescendo tantissimo, come il Sud Africa, la Nuova Zelanda, il Cile e l’Argentina. E non dimentichiamo l’Australia, produttrice di ottimi vini con un buonissimo rapporto qualità/prezzo”.

È forse un po’ presto per fare previsioni precise, ma dal punto di vista qualitativo cosa si può già dire sulla prossima vendemmia?

“La scorsa è stata un’ottima annata e anche quest’anno per ora abbiamo un buon prodotto: il mese di luglio è stato caldissimo e i chicchi d’uva si sono arricchiti molto. Ovviamente ci giochiamo tutto nel mese di agosto . Speriamo che il meteo non ci tradisca”.