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Nazione / Giorno / Carlino

… Vino italiano più forte della crisi “Una nuova annata da boom” … Indagine Montepaschi: fatturato in crescita grazie all’Oriente… “C’è qualcosa di più mitico e leggendario del vino in un Paese come il nostro, posto al centro del Mediterraneo? Il pane, potremmo dire, ma dalle mie parti, in Veneto cioè, pane e vino stanno assieme. Se questa è la storia, per viaggiare verso il futuro, non solo il futuro vitivinicolo, è bene studiare, ricercare, qualificarsi in ogni modo e in ogni campo, da quello buono per la vigna a quello buono per far crescere gli affari, qual è una banca, soprattutto una banca dalle nobili e antiche radici qual è quella di Siena”. Parola di ministro. O meglio del titolare del dicastero delle Politiche Agrarie e Forestali, Giancarlo Galan, che ieri ha partecipato nella città del Palio ma anche dei grandi rossi toscani, al primo Forum Montepaschi sul vino’. Un convegno in cui è stato illustrato, davanti ai rappresentanti della filiera vitivinicola nazionale e alcuni fra i più significativi importatori dei mercati internazionali, lo studio che l’area Research di Banca Mps ha condotto sul vino. “Una ricchezza italiana da valorizzare e promuovere”, come recita lo slogan scelto dai promotori del Forum. Una ricchezza destinata a creare nuova ricchezza. Già, perché a leggere i dati dello studio emerge che il settore guarda all’estero, ai Paesi emergenti dove la crescita dei consumi è esponenziale. Alla Cina, in primo luogo, che ha più che raddoppiato l’import di vino italiano con un incremento in valore del 105%. E proprio per questo, stando sempre alle indicazioni della ricerca condotta da Banca Mps, la maggior parte dei produttori vinicoli italiani prevede un aumento di fatturato nel 2011. La crescita del fatturato ipotizzata è dovuta principalmente a un aumento dei volumi, in quanto l’andamento dei prezzi è prospettato stabile da più della metà del campione. Un terzo degli intervistati però si attende un lieve aumento. Importante la previsione sull’export. Quasi il 95% della view si aspetta un aumento delle vendite all’estero nel 2011: la maggioranza (53,4%) prevede un incremento di circa il 5%, ma ben il 22,5% si spinge ad ipotizzare una crescita sopra al 10%. L’Italia, con circa 46 milioni di ettolitri, copre il 17% della produzione mondiale e oltre il 28% di quella dell’Unione Europea. Un risultato frutto anche di una crescita qualitativa con circa il 60% dei raccolti destinati alla produzione di vini Doc, Docg e Igt. Il giro di affari riconducibile al mercato del vino è stimabile superiore ai 15 miliardi di euro (13,5 miliardi a cui si aggiungono circa 2 miliardi di indotto). Il mercato del vino coinvolge oltre un milione di addetti con una crescita del 50% negli ultimi dieci annidi questi 200mila sono stagionali e 20mila immigrati. Il consumo di vino in Italia, tuttavia, continua a calare: dai 45 litri pro-capite all’anno nel 2007 ai 43 nel 2009 con la prospettiva di scendere sotto i 40. Anche per questo, lo studio dell’Area Research di Banca Mps indica nell’export la miglior prospettiva per il futuro.

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