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Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

… Il vino dell’Etna … Fresco, fruttato, minerale. E’ l’identikit del vino rosso che oggi chiede il mercato, mentre tante doc blasonate restano stoccate in cantina. Gli ‘Etna wines’ corrispondono all’identikit e gli aspri terreni lavici alle pendici del vulcano sono il nuovo Eldorado della viticoltura siciliana. Tutti investono lì, e i valori delle vigne s’impennano. Va da sé che quando Francesco Cambria creò Cottanera negli anni ‘60 non era così e chi coltivava uve e faceva vino ai 700 metri di Castiglione di Sicilia era poco più che un pioniere. La maison oggi è una delle più titolate nella nuova scienza ‘vitivinicola chiamata ‘vulcaenologia’. 11 nerello mascalese èil vitigno principe dell’area. Terreni, altezza e clima freddo lo rendono robusto e insieme fine, asciutto e insieme speziato, profumato ma non eau del toilette, tutto il contrario di tanti rossi palestrati, legnosi e muscolari che ingombrano le cantine di cui sopra. L’espressività del nerello sta scritta nel dna di Cottanera. Provare per credere il rosso-base Barbazzale. Grande freschezza, profumi (garbati) di piccoli frutti rossi e spezie, in bocca sapido, vigoroso, minerale. Il bicchiere giusto per lanciarsi nella ‘vulcaenologia’. In enoteca sui 7euro.

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