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Nazione / Giorno / Carlino

Alimentare, danni per 200 milioni ... “L’ agricoltura rischia il default> Le associazioni. “Il governo ci sostenga. Servono misure urgenti”… “Piano piano si sta tornando alla normalità”. La Federdistribuzione lancia un messaggio di pacato ottimismo. Le tavole non languiranno e l’amata automobile non resterà a secco. Resta il fatto che i danni sono stati notevoli. Tonnellate di frutta e verdura sono finite al macero in tutta Italia. La Coldiretti pur di evitare lo “strazio” ha regalato tonnellate di frutta, verdure e latte a Venezia, in Calabria, in Sicilia, a Napoli (dove si è radunata una folla). Gli scaffali dei negozi presentano ancora larghi vuoti, ma con prezzi in crescita per i prodotti deperibili. Benzina e gasolio sono più o meno garantiti dalle scorte delle autocisterne da parte di polizia e carabinieri. Mentre il blocco dei tir si sta allentando, le conseguenze in Italia si sono manifestate a macchia di leopardo. In generale, da Roma in giù è andata peggio che da Roma in su. Soprattutto al Nord è accaduto che la grande distribuzione si sia rivolta all’estero per supplire a ciò che non arrivava dal Sud. La Coldiretti ha quantificato in circa i 100mila le persone che non hanno “potuto lavorare”, con un danno per le aziende di “almeno 150 milioni di euro”. Sempre la Coldiretti ha sollecitato il governo a evitare “reazioni a catena perché se altri urlano, prima o poi dovremo urlare anche noi”. La Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha spiegato che i danni per l’agroalimentare “sfiorano i 200 milioni” e ha denunciato che la difficoltà nel sistema dei trasporti ha spinto la speculazione con “rincari ingiustificati fino al 200%” e con alcuni prodotti che dal campo alla tavola “sono aumentati persino di dieci volte”. Danni diretti, ma pure indiretti che potrebbero manifestarsi nei prossimi giorni con carenza di prodotti negli scaffali. La bolognese Granarolo, che produce latte e derivati, ha alcuni camion bloccati tra Puglia e Campania, con. il rischio che i prodotti vadano a male. A Viareggio, ieri era quasi impossibile trovare pesce fresco. Un po’ come immaginare Roma senza il Colosseo. La scarsezza degli approvvigionamenti ha fatto lievitare i prezzi. Il mercato ortofrutticolo di Firenze, ieri, ha registrato aumenti medi nell’ordine del 30%. Il rischio di speculazione anche sulla benzina ha spinto la Finanza a fare controlli a tappeto. A Roma su 124 interventi sono state scovate 29 irregolarità.

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