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Feste con la cinghia tirata: consumi a picco ... L’analisi mai così negli ultimi dieci anni. Il Codacons: “acquisti giù del 20%”... Per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale nove italiani su dieci sono rimasti a casa con parenti o amici spendendo circa 2,5 miliardi di euro, il 10 per cento in più rispetto allo scorso anno. Ma questo appena passato resta comunque il Natale peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei consumi. Le analisi arrivano da Coldiretti, Codacons e Federconsumatori - Adusbef. Il Codacons ha monitorato gli acquisti fino alle ultime ore di apertura dei negozi e parla di un calo che in alcuni settori raggiunge il 20%: “Chi sperava in un’impennata delle vendite grazie agli acquisti dell’ultim’ora, è rimasto deluso. Le famiglie hanno fortemente tirato la cinghia, riducendo il numero di regali e la loro entità, e tagliando anche sulle spese per la casa, sempre più spesso riciclando gli addobbi”. Per l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, la riduzione complessiva è stata del 14% e la “gelata” non ha risparmiato nemmeno settori come quello dei giocattoli, con un meno 3%, dell’elettronica di consumo (-4) e dell’abbigliamento e calzature (-16). Tendenza inversa, invece, confermano i consumatori, per gli alimentari: le tavole degli italiani rimangono imbandite, a dimostrazione di come le famiglie siano disposte a ridurre i consumi su altre voci di spesa, ma restino fedeli alla tradizione del cenone e del pranzo di Natale. In ogni caso,secondo un’analisi della Coldieretti/Swg, in più di una tavola su cinque non è avanzato proprio niente per effetto della crisi che ha spinto gli italiani a contenere gli sprechi. E forse questa “è l’unica notizia positiva della crisi in una situazione in cui in Italia sono aumentate del 9 per cento le persone costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

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