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Nazione

Il nettare che fece la storia. Una mostra tutta per il vino ... Il vino si dà all’arte... Inaugurata la mostra “Vinum Nostrum” che attraverso l’arte, la scienza, i miti e le tecniche racconta uno dei simboli della cultura mediterranea... Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze ospita fino alla primavera 2011 “Vinum nostrum”. È un lungo racconto tra arte, scienza, miti e tecniche colturali sulla bevanda che da sempre unisce le diverse sponde del Mediterraneo... Alla ricerca del pedigree di antichi vitigni, inseguendo vizi e virtù legati al consumo di vini che però niente avevano a che fare con quelli cui oggi siamo abituati, bevande dai toni aspri, pungenti anche nell’odore e... per soli uomini. Il viaggio si fa lungo e ci porta fra antichi popoli e civiltà affacciati lungo le rive del Mediterraneo, ma anche in quella che viene definita la “culla dei primi Europei”, la Georgia, fin nelle regioni del Caucaso, dell’Anatolia e del moderno Iran. Con l’uomo alle prese con le prime forme di agricoltura organizzata e barbatelle di vite da piantare in terreni fertili. Al vino è dedicata la mostra che si è appena inaugurata al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, “Vinum nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo antico”, la cui immagine guida è un antico frammento in marmo bianco: un braccio con una mano che stringe un grappolo, a sintetizzare il forte rapporto fra l’uomo e la vite, tra l’uomo e il vino. Un legame ricco di implicazioni e che si offre a vari livelli di lettura, così come tenta di suggerire la mostra nata su progetto del Museo Galileo e del Polo Museale di Firenze con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, che resterà in cartellone fine all’aprile del prossimo anno. Ed uno dei primi reperti in mostra è proprio un vaso in argilla del VI millennio a. C. proveniente dal Georgian National Museum di Tbilisi, ritenuto uno dei più antichi recipienti per vino. Il vino che si offre agli dei, che diventa merce di scambio fra sovrani, che viaggia in anfore sulle rotte dell’antica Roma; nettare ispiratore di ozi pompeiani, protagonista di simposi, danze e canti nel nome di Dioniso e Bacco. Ma anche di lavoro e tecnica per migliorarne produzione e qualità. Una mostra a carattere prevalentemente narrativo il cui allestimento, e relative procedure, non ha mancato di sollevare qualche critica già prima dell’inaugurazione, soprattutto in merito ad una corretta visibilità e sicurezza degli affreschi che decorano gli ambienti in cui è ospitata la mostra. “Vinum nostrum” è a cura di Giovanni Di Pasquale, Annamaria Ciarallo, Ernesto De Carolis nell’ambito del programma “Un anno ad arte” promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ingresso 10 euro (8.15-18.50), comprensivo di visita al Museo degli Argenti, Boboli, Giardino Bardini e Galleria del Costume.


Un calendario di iniziative.

È un ricco calendario di iniziative, tutte legate al vino e alle eccellenze fiorentine, quello che si apre adesso con la mostra “Vinum nostrum”, e andrà avanti per un anno intero. La prima, legata strettamente all’esposizione di Palazzo Pitti, è in programma da stasera a giovedì sera ai Giardini di Villa Bardini, splendida terrazza sulla città sotto il Forte Belevedere. Tre sere per degustare i vini di 55 aziende dalla Toscana, dalla Campania e dal Friuli, e per ascoltare dibattiti e talk show su temi come “La paura”, “L’elogio dell’imperfezione”, “In vino veritas”. C’è un ticket, per entrare nei Giardini e per partecipare alle degustazioni. Ci si informa al numero 366 3171834. Poi, tra fine settembre e i primi di ottobre, Firenze sarà teatro di “Wine Town”, fitto cartellone in 40 delle più suggestive location della città, con cene, incontri, iniziative d’ogni genere tra cibo e vino.

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