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NEL 2009 CALA LA SPESA DELLE FAMIGLIE PER L’ORTOFRUTTA: I DATI DI “MACFRUT”, LA MOSTRA INTERNAZIONALE (CESENA, 7-9 OTTOBRE). IL MINISTRO ZAIA “UNA RISORSA STRATEGICA PER L’AGRICOLTURA”. DA FEDAGRI “ECCO LE RISPOSTE ALLA CRISI”

Dopo un buon 2008, il comparto ortofrutticolo comincia a sentire la crisi, un fenomeno che si avverte anche dal calo dei consumi da parte delle famiglie italiane. Nei primi quattro mesi del 2009 sono aumentate le famiglie acquirenti (+3,8%), ma è calato l’acquisto medio per nucleo familiare, sceso a 117,8 kg (-3,04%) e anche la spesa media: 189,90 euro contro 193,90 del 2008 (-2,06%). Ecco i dati rilevati dall’Osservatorio sui consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane “Macfrut”, la mostra internazionale di ortofrutticola, in programma a Cesena Fiera dal 7 al 9 ottobre (info: www.macfrut.com).

“Il settore ortofrutticolo rappresenta una risorsa strategica per l’agricoltura italiana - sottolinea il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, che sarà presente all’apertura della mostra - oggi il comparto anche a causa della speculazione sta attraversando un momento di crisi e servono ben sei kg di pesche per avere il controvalore di una tazzina di caffè. Non possiamo permettere che questo accada. E’ nostro compito tutelare e difendere i nostri agricoltori, il loro lavoro va remunerato e, per farlo, occorre che i prodotti italiani siano riconoscibili e riconosciuti sul mercato”. “Un catasto europeo con tutte le produzioni e sistemi di auto-regolamentazione: ecco le risposte alla crisi” per Fedagri-Confcooperative.
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Secondo i dati dell’Osservatorio, in valore la bilancia commerciale ortofrutticola risulta ancora positiva (77,1 milioni di euro contro 471,3 del 2008), nonostante l’export abbia segnato un -13,6% e l’import +12,2%. In totale, nel periodo gennaio-giugno, l’ortofrutticoltura italiana ha esportato per 1,5 miliardi di euro contro 1,7 del 2008 ed importato per 1,4 miliardi contro 1,2 del 2008.

“Per la crisi eccezionale dell’ortofrutta - sottolinea il presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni - sono necessarie misure concrete sulle quali occorre trovare una urgente e larga convergenza di tutta la filiera, delle istituzioni comunitarie e delle amministrazioni nazionali e regionali”.

Secondo Bruni “tra le possibili misure per contrastare la crisi pensiamo alla creazione di un catasto europeo delle produzioni ortofrutticole, che organizzi e tenga costantemente aggiornate le informazioni sulla situazione produttiva e commerciale di tutti i paesi dell’Ue, affinché sia il più possibile in equilibrio rispetto alla reale domanda di mercato. Pensiamo anche alla costituzione di un osservatorio per il monitoraggio dell’andamento dei mercati europei che preveda una collaborazione tra tutti i paesi produttori e una stretta sorveglianza catastale per vietare incentivi pubblici al di fuori di ogni logica programmatoria e qualitativa”. Aumentare quindi il livello e la condivisione delle informazioni è la prima misura da perseguire, per Fedagri-Confcooperative. “In secondo luogo - prosegue Bruni - riteniamo indispensabile che le regole di produzione e commercializzazione adottate a livello nazionale ed europeo abbiano cogenza giuridica. Va considerata cioè con maggiore determinazione la possibilità di rendere efficaci gli strumenti previsti dall’Ocm Ortofrutta per quanto concerne l’adozione di norme di auto-regolamentazione in materia di produzione e commercializzazione, sia attraverso le Organizzazioni di produttori che l’Organismo Interprofessionale, le cui determinazioni debbono avere valenza giuridica effettiva ed essere equipollenti a provvedimenti legislativi con efficacia per tutti gli operatori (erga-omnes)”.

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