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NEL 2009, GIU’ DEL 4% IN ITALIA IL CONSUMO DI GRAPPA. CROLLO NEI RISTORANTI. MAZZETTI, PRESIDENTE ISTITUTO NAZIONALE GRAPPA: “ABBIAMO SOFFERTO I LIMITI ALLA GUIDA E LA CRISI ECONOMICA”

La nuova legislazione antialcol per la guida sicura e la crisi economica fanno soffrire la grappa italiana, con la previsione di consumi in calo del 4% nel 2009 e un crollo degli acquisti da parte di bar e ristoranti del 40%. “Per i distillatori l’anno si è aperto veramente male e fino ad oggi riteniamo che il calo dei volumi di distillati si attesti intorno al 7% ma ci sono segnali di ripresa, un timido ritorno della fiducia dei consumatori che ci fa ben sperare per l’ultimo trimestre dell’anno e ritenere che chiuderemo con un calo intorno al 4% e un fatturato di 210 milioni di euro” spiega il Presidente dell’Istituto nazionale grappa (Ing), Cesare Mazzetti, Però, aggiunge, “la fascia alta di grappe non ha sofferto la crisi, anzi c’é stato un leggero miglioramento delle vendite perché il consumatore, non potendo più bere fuori casa, tende a comprarsi una bottiglia di gran qualità per gustarsela in casa”.

Secondo Mazzetti, a fronte di una legge antialcol per chi guida “sicuramente con limiti di ferro ma che rispettiamo, è necessario promuovere la figura del guidatore consapevole che quando si beve fuori casa resta astemio salvaguardando però il resto della compagnia che si può permettere a quel punto la grappa o il limoncello in più dopo due bicchieri di vino”. “Del resto all’estero fanno così - nota Mazzetti - è lo stesso cameriere in Germania e Inghilterra a chiedere al tavolo se ci sono guidatori e a non portargli alcolici da bere ma gli altri sono liberi di farlo e questo non penalizza i consumi di vino o superalcolici.

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