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Nel 2014 il mercato di Bordeaux ha fatto -13% sul 2013, a 3,7 miliardi di euro, e la campagna en primeur non è andata benissimo. Eppure si guarda con ottimismo e serenità al futuro, secondo il Conseil Interprofessionnel du vin de Bordeaux

Niente fuochi di artificio per la campagna “en primeur” dei Bordeaux 2014, come in molti speravano, dopo una 2013 decisamente negativa. Eppure tra i vigneti di una delle Regioni del vino più importanti al mondo, nonostante un 2014 che, nei mercati del mondo, ha fatto segnare un -13% nelle vendite sul 2013 (con un -21% in Cina ed un -46% in Uk), per un giro di affari di 3,74 miliardi di euro l'umore è positivo, almeno in apertura di Vinexpo (14-18 giugno, www.vinexpo.com), evento top del vino francese e mondiale.
“La vendita en primeur non è più un fenomeno così forte come in passato - spiega Bernard Frages, presidente del Conseil Interprofessionnel du vin de Bordeaux - ma la quasi parità tra Euro e Dollaro sta dando dinamismo alle vendite dei millesimi 2011 e 2012, e anche se il valore di una “tonneau génerique” del 2014 oscilla tra i 1.100 ed i 1.300 euro, valore più basso del 2013, che però era stato un'annata raccolto scarso, grazie ad una vendemmia più abbondante, il giro di affari è cresciuto del 20% ad ettaro, e questo è incoraggiante. Servono anni per ritrovare un buon equilibrio finanziario”.

L'attesa per il 2015, per il Civb, è quella di una sostanziale stabilità sui mercati, che già sarebbe una buona notizia dopo gli ultimi anni di segni negativi. E a cui si guarda con la serenità di chi, nonostante qualche battuta d'arresto recente, ha alle spalle una storia ultra secolare di successi sui mercati del mondo.

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