La visita delle first ladies che accompagnano i premier al G8 all’orto di Michelle Obama alla Casa Bianca può aiutare i grandi della terra a comprendere meglio che bisogna ripartire dall’economia reale, dalla concretezza e dal sacrificio per riparare i guai provocati dalla finanza creativa. Lo afferma la Coldiretti nel commentare il programma del G8 che prevede per le signore una visita nell’orto della Casa Bianca realizzato per incoraggiare i giovani americani ad amare frutta e verdura.
La coltivazione dell’orto in realtà - sottolinea la Coldiretti - ha una funziona educativa per le nuove generazione ma anche per i più grandi che hanno dimenticato nei negoziati internazionali il valore del cibo fino a farlo considerarlo una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero.
Gli effetti drammatici, legittimati sull’altare di un libero mercato senza regole, vanno dalle speculazioni internazionali sulle materie prime agricole al furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri, il cosiddetto “land grabbing”, fino - conclude la Coldiretti - alla grande sottovalutazione delle potenzialità economiche, sociali ed ambientali che ha l’agricoltura per garantire una crescita sostenibile dei Paesi più sviluppati.
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