Circondato dai vigneti, l’antico Castello di Serralunga d’Alba, “Perla del Barolo” e di cui il trecentesco edificio è simbolo, che si illumina del tricolore come tanti monumenti in Italia e nel mondo, è un segnale che arriva dalle Langhe, territorio dove si è scritta la storia d’Italia, simbolo della Resistenza, ma anche dell’enogastronomia made in Italy. A lanciarlo, di fronte all’emergenza Covid e nella Fase 2 di ripartenza dell’Italia, produttori vitivinicoli, ristoratori e proprietari di hotel, gestori di strutture di accoglienza e promozione turistica, ma anche il Comune, uniti in un progetto comune di promozione turistica e culturale per il futuro non troppo lontano, attorno a nuovi canali social e diversi strumenti digitali, tra tavole rotonde ed iniziative durevoli, per preparare l’insolita stagione estiva in arrivo. Una mobilitazione civica spontanea partita da un gruppo di pochi viticoltori, che sono diventati una task force di oltre 40 attori del territorio, che hanno scelto di “federalizzare” le attività turistiche e vitivinicole.
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