Niente bilancio Ue 2014-2020, niente Politica Agricola Comune. La preoccupazione del commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos al Consiglio informale dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea di scena a Horsens, nel Sud della Danimarca, il 4 giugno, per il ritardo sull’accordo per il futuro bilancio Ue. Intanto, alla Commissione Europea, si studiano gli scenari possibili in alternativa e il Ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania, afferma: “gli agricoltori non devono pagare per dei ritardi delle istituzioni”.
“Un accordo finale sulla riforma della Pac non sarà possibile senza una decisione sul futuro bilancio Ue 2014-2020 - ha detto Ciolos - è difficile immaginare come gli Stati membri e l’Europarlamento possano decidere la ridistribuzione dei pagamenti agli agricoltori senza conoscere il livello dei fondi a disposizione. La Commissione europea sta preparando e studiando gli scenari possibili sull’entrata in vigore della futura Pac nel caso in cui non si arrivi a una decisione in tempo utile sul bilancio Ue 2014-2020”.
Ad intervenire sulla questione è stato anche il ministro per le Politiche agricole e alimentari, Mario Catania, che condivide la preoccupazione con il commissario e con gli altri ministri dell’agricoltura comunitari: “probabilmente il negoziato sulle future prospettive Ue si chiuderà soltanto l’inverno prossimo, con la conseguenza che lo spazio per un accordo relativo alla Pac è limitatissimo. Io non voglio assolutamente credere - ha concluso Catania - che gli agricoltori debbano pagare per dei ritardi delle istituzioni. Se ci sarà questo ritardo bisognerà trovare una soluzione che non danneggi in alcun modo gli agricoltori”.
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