Elaborare campagne di comunicazione per promuovere la cultura del consumo responsabile di vini e spirits rivolte ai “giovani adulti” come loro: è ciò che dovranno fare gli studenti, insieme ai loro professori, dei corsi di Laurea magistrale in Comunicazione e Marketing dell’Università degli Studi di Verona, protagonisti di “No Binge - Comunicare il consumo responsabile”, il progetto di Federvini finalizzato a prevenire l’abuso di bevande alcoliche da parte dei giovani, che, all’edizione n. 2, prima dell’ateneo scaligero, dove è stato lanciato nei giorni di Vinitaly 2024, ha già coinvolto docenti e allievi dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università Luigi Vanvitelli di Napoli Capua.
Un esercizio sfidante che Federvini ha proposto agli studenti veronesi che, al termine di un percorso introduttivo di formazione sul tema alcol e salute, dovranno declinare con un lavoro di squadra mettendo alla prova capacità, competenze e creatività sotto la guida dei propri docenti. “Dai ragazzi dell’Università di Verona, ci aspettiamo proposte innovative per comunicare un messaggio di grande importanza sociale contro l’abuso di bevande alcoliche. Dopo le prime edizioni del progetto “No Binge”, accolte molto favorevolmente a Roma e Napoli, e dopo questa edizione che lanciamo in un luogo, come Verona, e in una data di alto valore simbolico per la produzione di vini italiani, ovvero nei giorni di Vinitaly 2024, siamo decisi a estendere il progetto a realtà accademiche del nostro Paese” ha commentato Chiara Soldati, presidente del Centro di studio ed intervento per gli aspetti social del consumo delle bevande alcoliche (Casa) di Federvini.
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