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Non si ferma la strategia aziendale della Marchesi di Barolo che, dopo i 17 ettari di Barbera nell’Astigiano, annuncia l’acquisto di Cascina Bruciata: 8 ettari nel cru di Rio Sordo di Barbaresco, tra Nebbiolo (4,9 ettari), Dolcetto, Barbera e Freisa

Non si ferma la strategia aziendale della Marchesi di Barolo (1,5 milioni di bottiglie prodotte l’anno) che, dopo aver investito ad inizio anno sui vigneti di Barbera (17 ettari) di una delle zone più vocate dell’Astigiano, che già guarda alla Langa, tra Agliano Terme e Costigliole d’Asti, come raccontato in anteprima da WineNews ad inizio 2016 (http://goo.gl/VLu8hL), annuncia l’acquisto di Cascina Bruciata, 8 ettari vitati sulle colline di Barbaresco (dove il valore dei filari va dai 350.000 ai 500.000 euro ad ettaro), tutti allevati in regime biologico, di cui 1,7 ettari di Dolcetto, 0,5 ettari di Barbera, 0,35 ettari di Freisa e 4,9 ettari di Nebbiolo, di cui una piccola parcella (0,1 ettari) sulla prestigiosa collina di Cannubi, dove un ettaro vitato può costare anche un milione di euro.
“È successo tutto talmente in fretta da non aver avuto neanche il tempo - racconta a WineNews Valentina Abbona, responsabile marketing della Marchesi di Barolo, guidata dal padre, Ernesto Abbona - di comunicarlo prima di Vinitaly. Si tratta di una proprietà accorpata di 8 ettari, nel cru di Rio Sordo di Barbaresco, vitati prevalentemente a Nebbiolo, più una piccola produzione di Barbera, Freisa e Dolcetto, oltre ad una piccola proprietà a Cannubi, a Barolo. È una piccola produzione, tutta condotta in regime biologico, sin dal 2010, e l’acquisto - conclude Valentina Abbona - riguarda tutto quanto, terreni vitati e cantina”.

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