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Non solo Champagne: dopo essersi assicurata la distribuzione della griffe di Reims Taittinger, il gruppo Illy guarda a Barolo e Borgogna. Riccardo Illy: “non vogliano solo distribuire, ma anche produrre direttamente”

Italia
Riccardo Illy

Dal Brunello allo Champagne, il percorso è “lastricato” non di buone ma di ottime intenzioni, che prendono il nome di Barolo e Borgogna: le intenzioni del gruppo Illy, che si è assicurato da qualche mese la distribuzione in Italia di una delle griffe più importanti dello Champagne, Taittinger, sono chiare, ed a svelarle è proprio Riccardo Illy, a capo del gruppo friulano.
“Vogliamo quelli che io chiamo vini universali, con un passato importante, longevi, già distribuiti a livello mondiale. Sono pochissimi i territori al mondo che danno vita a vini monovitigno: questa è la nostra vocazione. Non vogliamo solo distribuire, ma produrre direttamente. Cercavamo da alcuni anni uno Champagne e speriamo di diventare anche soci di Taittinger. Nel nostro gruppo il vino ha un ruolo di lunghissimo termine: puntiamo alla crescita della corazzata Illycaffè e allo stesso tempo vogliamo far crescere più in fretta il the Dammann e il cioccolato Domori. Pensiamo di reinvestire nel settore vitivinicolo il cash flow di queste aziende, una volta mature. Sarà compito dei nipotini, tra una ventina d’anni”.

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