Non solo Sud Italia: Feudi di San Gregorio, griffe dell’enologia irpina, investe a Bolgheri con l’acquisto (rumors WineNews) di Villa Le Pavoniere, a Castagneto Carducci. Ultimo investimento dopo quello in Friuli (Cof), Etna, Puglia e Basilicata

Non solo Sud Italia: Feudi di San Gregorio, griffe dell’enologia irpina, investe a Bolgheri, uno dei territori più blasonati del Belpaese (dove la quotazione per un ettaro vitato oscilla tra i 350.000 ed i 500.000 ettari, ndr) con l’acquisto (da rumors WineNews) della cantina e dei 14 ettari di vigna dei Villa Le Pavoniere, a Castagneto Carducci, di proprietà di Girolamo Guicciardini Strozzi (Tenute Guicciardini Strozzi). Operazione che è solo l’ultima della strategia di crescita di Feudi di San Gregorio che, sotto la guida di Antonio Capaldo, è ormai a tutti gli effetti un realtà di riferimento nazionale, che ha allargato i propri confini ben oltre il suo “quartier generale” a Sorbo Serpico (dove conta oltre 300 ettari di vigna, www.feudi.it).
Con delle partnership, come quella con Federico Graziani, sommelier (nel 1998 miglior sommelier d’Italia) e produttore sull’Etna di “Profumo di Vulcano”, che Feudi storicamente distribuisce, e che ha spinto la cantina ad acquistare, di recente, altri 2 ettari sull’Etna che lo stesso Graziani continuerà a condurre, con la consulenza, per altro, di una delle figure più autorevoli della viticoltura etnea, Salvo Foti. O come quella con l’agronomo Pier Paolo Sirch (che di Feudi è anche amministratore delegato), con l’Azienda Agricola Sirch che, con la stessa formula di compartecipazione, ha visto gli ettari nei Colli Orientali del Friuli passare da 30 a 120. O con delle acquisizioni “tout court”, come quelle in Puglia, con i 50 ettari dell’azienda Ognissole a Manduria o i 22 ettari di Cefalicchio a Canosa di Puglia, e quella in Basilicata, con l’azienda Basilisco, a Barile (oltre 25 ettari vitati).