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L’EVENTO, L’8 DICEMBRE

Notre-Dame, ecco il “vino della rinascita” della Cattedrale di Parigi: un bianco della Loira

Si chiama Grange, scelto per la messa di riapertura. A produrlo, ispirandosi all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, Domaine de La Bénisson-Dieu

Il mondo del vino francese sarà pure in agitazione, in un “autunno caldo” di proteste e confronti con il Governo Macron su misure per riequilibrare domanda e offerta a fronte del calo dei consumi mondiali di vino e per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ma quando si tratta di raccontare al mondo il valore culturale che la Francia attribuisce ai suoi simboli, non ci pensa certo due volte, e oltralpe fa notizia anche l’etichetta scelta per un evento storico per il Paese, e attesissimo dal mondo intero, che, così, lo diventa anche per il settore. È quella del Grange, un bianco della Loira prodotto dal Domaine de La Bénisson-Dieu da uve Chardonnay, Grenache Blanc e Clairette, annate 2022 e 2023, il vino scelto per la messa di riapertura di Notre-Dame a Parigi, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, che, in mondovisione, accompagnerà la “rinascita” della Cattedrale, parzialmente distrutta dall’incendio accidentale del 15 aprile 2019.
Il Domaine de La Bénisson-Dieu ha una storia bellissima: guidato da Régis e Aude-Reine Anouil, ex giornalista e avvocato parigini, che, ispirati dall’Enciclica del Pontefice Laudato si’, per una vita più rispettosa della natura e del Creato, hanno deciso di cambiar vita e diventare vignerons, questo piccolo vigneto di 2,6 ettari si trova nella Côte Roannaise, a La Bénisson-Dieu, un paesino della Loira il cui nome deriva dal latino “Benedictio Dei”, che significa “la benedizione di Dio”, e dove vivono appena 450 “anime” attorno ad un’antica abbazia fondata nel 1138 da Alberico, discepolo di Bernardo di Chiaravalle, il monaco cistercense, fondatore e abate della celebre Abbazia di Clairvaux, in Borgogna, che dette impulso alla produzione dei grandi vini della regione.
Dopo che l’unico bianco prodotto dal Domaine era stato selezionato dall’Arcivescovo di Marsiglia per la messa celebrata da Papa Francesco nella sua storica visita nel settembre 2023, come racconta a “Le Figaro Vin” (ma la notizia sta facendo il giro del mondo, ndr), Régis Anouil - che produce anche la Cuvée Laudato si’, un Gamay Saint-Romain Aop Côte Roannaise - ha scritto una lettera all’Arcivescovo di Parigi per offrirlo anche come vino da messa per la riapertura di Notre-Dame, “dispiaciuto che i vini da messa siano di bassa qualità, pieni di solfiti e zucchero. Da cattolico vorrei vedere vini da messa puri, vicini al vino liturgico, cioè succo d’uva fermentato senza alcuna aggiunta. Allora gli ho detto che con questa filosofia produciamo vino biologico, ma anche che nella nostra Tenuta aspiriamo ad una vita vicina alla natura. Il Capo di Gabinetto mi ha risposto dicendomi che il nostro Grange sarebbe stato il vino della messa di riapertura della Cattedrale di Parigi. Il giorno del suo incendio è stato anche quello in cui abbiamo visitato la Tenuta prima di acquistarla. Quello che mi ha colpito è stata l’emozione che questo tragico evento ha suscitato nelle persone: c’è stato un momento di coesione che ha toccato tutti, credenti e non”.
E dal piccolo paesino tra i vigneti della Loira dal nome quanto mai evocativo, gli Anouil hanno già consegnato di persona ai cappellani di Notre-Dame 12 bottiglie del loro vino, per tutte le celebrazioni liturgiche che, anche nel 2025, anno del Giubileo, ne sanciranno la storica “rinascita”. Come una piccola nuova “pietra” della Cattedrale di Parigi.

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