Nessuna crociata contro il consumo di alcool moderato. C’è molta attesa per il nuovo Codice della Strada, strumento che regolerà le vite, e le abitudini, di tutti gli italiani. Già alla fine di giugno fu approvato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ad Eicma, l’expo internazionale delle due ruote, è tornato sull’argomento svelando delle novità: “nel nuovo Codice della Strada - sono le parole del leader della Lega, riportate dall’agenzia Adnkronos - non tocchiamo il tasso alcolemico: qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare”. Quindi non varrà il princìpio della tolleranza zero, ma chi ha infranto le regole dovrà adesso stare molto attento. Come ha sottolineato Salvini e riportato da Adnkronos, “per i recidivi si ricalca il modello di alcuni Paesi europei. Prevediamo l’installazione a bordo delle vetture del sistema dell’alcol-lock (che inibisce l’accensione del motore se i valori di alcol nel sangue rilevati sono oltre i limiti, ndr). Prima sanzione: ritiro della patente per un periodo limitato. Seconda sanzione: posso ritirarti la patente in caso di morte fino a 30 anni e installo a bordo dell’autovettura l’alcol-lock”. Nelle slide riassuntive pubblicate il 27 giugno nel sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si faceva riferimento allo strumento dell’alcolock, obbligatorio sull’auto per i recidivi, con divieto assoluto di mettersi alla guida per due o tre anni a seconda del reato commesso. L’obiettivo, dichiarato dal vice premier Salvini, è quello di approvare il nuovo Codice della Strada entro Natale 2023.
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