Sotto l’ombrellone, in spiaggia. Oppure tra le vigne, o meglio ancora in uno dei vigneti più iconici della Franciacorta, il Vigneto Pusterla di Monte Rossa, cantina storica del territorio guidata da Emanuele Rabotti, dove è visitabile da ieri “La Plage”, la grande installazione di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale, che ha realizzato una distesa di centinaia di coloratissimi ombrelloni da spiaggia piantati tra i filari della vigna urbana più grande d’Europa. Un’opera all’aperto di grandi dimensioni, visibile da ieri 21 giugno, solstizio d’estate, dalla Pusterla e dal castello. Gli ombrelloni saranno chiusi, legati con grandi nastri colorati: simbolo di energia e gioia infantile, nell’attesa di una nuova stagione.
“Il mondo intero - afferma Pascale Marthine Tayou - si porta addosso da più di un anno una misteriosa e sinistra tortura, dramma invisibile che non risparmia nessuno, di cui Brescia è divenuta simbolo. Una fioritura di ombrelloni piantati nel vigneto, come un sogno a colori, ci invita alla tavola della felicità. Progetto e simbolo della rinascita: il ricordo che mi auguro di tenere per sempre dell’Italia, quasi un pixel della gigantesca fotografia della mia gioia di vivere all’italiana”. Tayou associa questa idea di rinascita post-pandemica alla ripresa dell’Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Una delle immagini forti e simboliche del dopoguerra sono le grandi spiagge affollate. L’Italia recupera un’economia florida e un benessere che aveva perduto e forse mai avuto. Simbolo di un’Italia che oggi cerca di uscire dalla pandemia e di ripartire, e a cui brindare con un buon calice di Franciacorta.
“L’arte, come il vino, è per me sinonimo di gioia e condivisione. Occasioni per emozionarsi che amo creare, sia con i miei vini sia accogliendo progetti originali come questo. Grande la soddisfazione di collaborare con Pascale Marthine Tayou, uno degli artisti africani più noti al mondo con numerose esposizioni internazionali e biennali d'arte all’attivo. Con la preziosa collaborazione di “Bellearti” che mi ha fatto conoscere l’estro di Tayou ho realizzato il desiderio di portare l’arte nel cuore della nostra città - dichiara Emanuele Rabotti - e mi piace pensare a La Plage come l’apripista della nostra missione 2023, quando Brescia insieme a Bergamo saranno capitali italiane della cultura”.
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