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VINO E MECENATISMO

“Ornellaia Vendemmia d’Artista”: la vendemmia 2019 è nel segno del “Vigore”

Edizione n. 14 per il progetto che ha donato oltre 2 milioni di dollari a fondazioni ed istituzioni museali di tutto il mondo

“Il Vigore”: è questo il carattere che racconta una vendemmia 2019 di un grande vino italiano come Ornellaia, “frutto di un’annata meno complicata di altre, con fasi molto nette, con una maturazione perfetta e una vendemmia più veloce del solito”, per dirla con le parole di Axel Heinz, direttore della famosa tenuta bolgherese della famiglia Frescobaldi, nella presentazione dell’edizione n. 14 di “Ornellaia Vendemmia d’Artista”, un progetto che lega grande vino e mecenatismo, e che, come ricordato da Giovanni Geddes da Filicaja, ad Ornellaia, “dalla prima edizione nel 2009, con l’annata 2006, ha donato in beneficenza oltre 2 milioni di dollari”, a fondazioni ed istituzioni museali di tutto il mondo. Ad interpretare “Il Vigore” in etichetta, sono stati due artisti di caratura internazionale, come Nathalie Djurberg, videoartista svedese che vive e lavora a Berlino, e Hans Berg, artista, produttore musicale, live performer, che hanno incentrato il loro lavoro sul tema della metamorfosi, sulla ciclicità della natura e sulla sua trasformazione, nonché sul rapporto tra l’uomo e la terra, come racconta il dito, rappresentato in etichetta, che lascia l’impronta sulla terra, e “ben raffigura il vino che riempie di curiosità, di voglia di farsi conoscere poco alla volta ma lasciando poi un segno tangibile in chi si sofferma a degustarlo. Così, da ritrovare nel calice, quell’energia che la natura dona alle piante e agli uomini, ma soprattutto al territorio che si esprime come linfa: la linfa vitale de “Il Vigore””.
Questi concetti sono espressi in un progetto che evolve dal design pensato per le etichette delle bottiglie da 750 ml e da 3 litri, alle sculture dei grandi formati 6 litri e 9 litri, che come da tradizione verranno vendute e battute all’asta da Sotheby’s, in un incanto on line programmato dal 5 al 19 ottobre 2022. Come accade dal 2019, il ricavato è devoluto alla Fondazione Solomon R.Guggenheim a sostegno del programma innovativo “Mind’s Eye”, pensato per consentire la fruizione dell’arte anche agli ipovedenti, e che, da New York, anche grazie ai fondi raccolti dal progetto “Vendemmia d’Artista” di Ornellaia, sarà esteso a Venezia ed a Bilbao.“La generosità di Ornellaia ha permesso l’espansione di Mind’s Eye, collegando partecipanti in tutto il mondo tramite progetti virtuali. Ciò che abbiamo imparato negli ultimi tre anni ha permesso al Guggenheim di incrementare l’accessibilità sia ai luoghi sia alle opere d’arte tramite esplorazioni multisensoriali. Siamo grati del continuo sostegno di Ornellaia”, ha detto Richard Armstrong, direttore Solomon R.Guggenheim Museum & Foundation.
“È un’immensa soddisfazione veder crescere il progetto a livello internazionale - ha aggiunto Giovanni Geddes da Filicaja, ad Ornellaia - e sapere che il lavoro che stiamo facendo dà la possibilità alle persone non vedenti o ipovedenti di scoprire l’arte contemporanea attraverso l’uso dei sensi”.
Sensi dai quali sono nate anche le opere d’arte come spiegano gli autori: “l’ispirazione è venuta dalla terra, dal suolo - ha detto Nathalie Djurberg - da quello che c’è sotto, che normalmente è considerato brutto, sporco, ma che è la fonte della vita, che nasce dalla mano dell’uomo che dà forma alla terra, da cui nasce qualcosa che diventa poi arte. Abbiamo voluto valorizzare questa bellezza nascosta, questo “segreto” a cui noi raramente pensiamo. Ci hanno mandato la terra nei sacchi, era dura e con un colore solo, poi l’abbiamo bagnata, ha cambiato colore, e toccare, dare forma, sentire, quello per me è l’arte”. “La tattilità - conferma Hans Berg - è stata fondamentale nel processo creativo”. Che ha trasformato “Il Vigore” del vino nel carattere anche delle bottiglie.
“Il vigore in viticoltura - ha detto Axel Heinz - è la forza della crescita sana delle piante. È la forza attiva nel corpo e nella mente. È il carattere di un vino che cattura i sensi e proietta il gusto in un paesaggio naturale di energia, potenza, forza e vitalità. Il gusto, le sfumature aromatiche e il corpo del vino lo trasportano come in una dimensione spirituale dove il potere della natura è al centro dell’esperienza”.
Esperienza che è anche quella dell’arte che, in tanti, anche grazie ad “Ornellaia Vendemmia d’Artista”, potranno vivere nei musei del mondo: “la Vendemmia d’Artista della Tenuta Ornellaia - ha detto Jamie Ritchie, direttore internazionale Sotheby’s Wine - è stato un progetto pioniere, che ha visto l’unione di vino e arte con lo scopo di sostenere opere di beneficenza. Questo ottobre sarà la nostra 14esima collaborazione con la tenuta su questo progetto eccezionale. Quando abbiamo iniziato questa avventura, non avevamo idea che avrebbe portato ad una proliferazione di progetti di beneficenza nel mondo del vino. I nostri clienti in tutto il mondo attendono sempre con trepidazione l’opportunità di partecipare all’asta e poter acquistare bottiglie uniche, sapendo che sostengono una nobile causa che facilita l’accesso all’arte a persone non vedenti o ipovedenti”.
Parte così, dunque, la nuova avventura di “Ornellaia Vendemmia d’Artista”, nel segno del “Vigore”. Quel “vigore che tutti noi dobbiamo ritrovare, dopo questi due anni di pandemia, per ripartire e per ritornare a viaggiare e godere del mondo, e del vino, che è l’espressione di una forma d’arte”, ha concluso il marchese Ferdinando Frescobaldi.

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