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Panorama Economy

I magnifici 7. In Italia sono 850 mila, un quarto del totale. In un anno hanno fondato più di 93 mila nuove società. Hanno tutti meno di 40 anni e una grande voglia di emergere, nel loro settore e sui mercati esteri. Economy ne ha scelti sette, come rappresentanti del made in Italy che funziona. E che funzionerà ... Sono Franco Pianegonda (Pianegonda), Luca Roda (Il Nodo), Alberto Vuan (Vda Multimedia), Paride De Masi (Italgest), Nicola Dalan (Lynx), Matteo Meroni (Mega Italia Media), Diego Cusumano (Cusumano)

Diego Cusumano, una famiglia in bottiglia. C’è il business di famiglia alla base dell’intuizione di Diego Cusumano, 34 anni, che, insieme al fratello Alberto, 40, ha deciso di mettere in bottiglia il lavoro del padre, produttore da oltre 40 anni di vino sfuso. Volevamo lanciare un’etichetta di proprietà - racconta Cusumano, titolare oggi dell’omonima azienda palermitana, che ha chiuso il 2004 con un fatturato di 7 milioni di euro (+40% sul 2003) e 35 dipendenti, più alcune decine di stagionali.

“Il momento ci sembrava propizio: i vini siciliani stavano ingranando e avevamo già in casa quello che ci occorreva: 140 ettari di terreni di proprietà ed expertise”. Nel 2001, l’esordio al Vinitaly. Diego e Alberto Cusumano puntano subito sulla fascia medio-alta di mercato e sul canale degli hotel e dei locali pubblici. Anche il packaging è particolare: etichette colorate e lineari, in grado di comunicare un’immagine giovane. “Il successo è stato superiore alle attese - continua Cusumano - Pensavamo di coprire l’anno con 500 mila bottiglie, in tre mesi abbiamo esaurito le scorte”.

Il segreto, secondo Cusumano, è nel rapporto qualità/prezzo: “La terra siciliana dà la possibilità di produrre rese per ettaro leggermente più alte rispetto al resto d’Italia. Ci siamo mossi di conseguenza, studiando un listino prezzi corretto per i nostri clienti”. Poi è stata la volta degli investimenti: in pochi anni i fratelli Cusumano hanno acquistato altri 260 ettari di terreno e entro il 2010 vogliono realizzare due grosse cantine, che si aggiungeranno a quella di Partinico, in provincia di Palermo.

“Solo per questo progetto abbiamo stanziato tra i 13 e i 15 milioni di euro”. Infine la comunicazione. “Il rapporto con i clienti di punta è diretto - conclude Cusumano - E’ il modo migliore per farsi apprezzare. Anche all’estero”. Verissimo: in soli quattro anni, il vino Cusumano è arrivato in 35 Paesi, con una quota export pari al 50%. (arretrato di "Panorama/Economy" dell'8 luglio 2005)

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