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Panorama Economy

Tradizioni antiche ma etichette online ... L’azienda vitivinicola pisana ha festeggiato il mezzo secolo di attività. Con un sondaggio online per selezionare il restyling... Mezzo secolo di piacere per il palato deve essere festeggiato con un’iniziativa originale. La Fattoria di Sorbaiano, azienda vitivinicola di Montecatini Val di Cecina, in provincia di Pisa, ha colto al volo l’occasione celebrando i 50 anni di attività con un restyling grafico delle proprie eccellenze. Ma c’è di più: le etichette sono state scelte direttamente dagli enonauti tramite un sondaggio online svolto attraverso i siti internet www.fattoriasorbaiano.it, www.sienanews.it e www.winenews.it.

Rosso delle Miniere, Sorbaiano Rosso Doc, Pian del Conte, Sorbaiano Bianco Doc, Lucestraia, Vinsanto Montescudaio e Febo sono stati rivestiti a nuovo con un’etichetta bianca che ha raccolto, con 193 voti, il 46% delle preferenze. In lizza c’erano anche un’etichetta nera, che ha raggiunto il 35%, e una viola, che ha ottenuto solo il 19%. “L’idea di coinvolgere gli appassionati in questa scelta” spiega a Economy la titolare Grazia Piccolini “è stata innovativa. Le etichette restano per molti anni e con il loro contributo abbiamo fatto sicuramente la scelta migliore”.

Nuova immagine. Le nuove etichette e tutta la campagna “I colori di Sorbaiano” sono state studiate dall’agenzia fiorentina Catoni & Associati, la stessa che ha curato gli spot di Banca Monte dei Paschi, con il regista Giuseppe Tornatore. “L’esigenza strategica” dice il titolare dell’agenzia, Mario Catoni, “è stata quella di operare una trasformazione radicale dell’immagine dell’azienda. L’impatto visivo doveva sottolineare l’originalità del territorio di produzione: finalmente, l’identità e l’immagine del vino di Sorbaiano coincidono perfettamente”.

L’azienda ha un fatturato medio annuo di 450 mila euro e si trova a due passi da Montecatini Val di Cecina, un antico borgo medioevale arroccato sul colle che domina l’omonima valle. Venire da queste parti significa perdersi in profumi e colori d’altri tempi, rubati all’iconografia toscana come cartoline. Eppure è tutto reale.
A due passi dalla vecchia miniera di rame che ha dato il nome alla Società Montecatini, poi diventata Montedison, si trova Sorbaiano, in origine feudo della nobile famiglia volterrana Inghirami, acquistato dagli attuali proprietari verso la fine degli anni Cinquanta.
In questo podere l’occhio si perde tra 270 ettari di verde, di cui 160 coltivati a cereali, 70 a bosco, 15 a uliveto e 27 a vigneto. Da qui si può sentire il profumo del mare e, lanciando lo sguardo più in là, si scorge la città di Volterra, con i suoi alabastri e le salite ripidissime. È in questo contesto che vengono prodotte ogni anno 90 mila bottiglie di Montescudaio Doc, di cui 20 mila di vino bianco e 70 mila di rosso. Si tratta di vini perfettamente strutturati, morbidi e saporosi, realizzati secondo una lavorazione antica e al tempo stesso attenta alla più moderna tecnologia.
Sorbaiano produce ogni anno anche mille quintali di grano duro e 20 di extravergine di oliva. E, tra le perle della produzione, c’è la vinsantaia, dove nelle barrique viene invecchiato per 5 anni il vinsanto Montescudaio Doc, prodotto in quantità limitatissima.


Benvenuti agli ospiti ... L’azienda mette a disposizione dei visitatori degustazioni libere di vini e olio extravergine, dunque per assaggiare questi prodotti di eccellenza basta fare una gita in campagna. E per chi si vuole fermare la fattoria dispone di 15 appartamenti ricavati dalla ristrutturazione di antiche case coloniche. Il paradiso può attendere. Specialmente se, in Italia, esistono posti del genere.

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