02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
TENDENZE

Passione rosati: la Francia è il maggior produttore (e consumatore) al mondo, ma l’Italia avanza 

Il 27 giugno si festeggia l’International Rosè Day. Nel Belpaese la scelta di etichette è sempre più ampia, dall’Alto Adige alla Sicilia
FIVE ROSES, International rose day, ROSATI, Italia
Il 27 giugno si festeggia l’International Rosè Day, una tendenza in forte ascesa 

Corallo, pesca, salmone, cipria, buccia di cipolla o lampone: c’è una sfumatura per tutti i wine lover che, secondo gli ultimi trend enologici, si stanno appassionando sempre più al “rosa” nel bicchiere. E se la Francia rimane il maggior produttore e consumatore di vini rosati al mondo - basti pensare alla Côte de Provence, territorio che ha dato il via ad un vero e proprio stile internazionale riconosciuto e imitato in tutto il mondo - seguita dagli Stati Uniti, l’Italia conquista posizioni e soprattutto alza l’asticella della qualità, dall’Alto Adige al Lago di Garda, dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per il Salento. Il 27 giugno si festeggia l’International Rosè Day, per dare il via alla stagione estiva e alla tendenza, ormai sempre più diffusa, di vini più freschi e meno impegnativi da preferire nei calici, con il rosè come candidato ideale. Il primo rosato italiano, il Five Roses by Leone de Castris, è stato messo in bottiglia ben 80 anni fa (e vanta una clientela affezionata anche negli Stati Uniti), e ormai la scelta di etichette italiane è ampia: WineNews ne ha selezionate alcune, tra vini fermi e sparkling, rigorosamente in rosa e perfetti non solo per l’estate, ma tutto l’anno.
Secondo l’“Observatoire Mondiale du Rosé”, pubblicato da FranceAgriMer e dal Conseil Interprofessionnel del Vins de Provence, distretto tra i più importanti al mondo per la tipologia, la Francia è il primo Paese produttore di rosè (30% del totale), davanti a Spagna (21%), Stati Uniti e Italia (10% per entrambi). Le esportazioni globali si mantengono, a 10,9 milioni di ettolitri nel 2022, la Spagna resta il primo esportatore (38% dei volumi), davanti alla Francia (18% dei volumi) e l’Italia, con i rosati che si stanno spostando verso una fascia alta.
Il fatturato globale delle esportazioni raggiunge i 2,4 miliardi di euro (+0,3 miliardi di euro sul 2021) e, in termini di valutazione, i rosati francesi rafforzano la loro leadership, con un prezzo medio elevato che tende al rialzo. Nonostante un calo della produzione e dei consumi interni, la Francia rimane leader indiscusso tra i vini rosati: primo produttore, primo consumatore, primo esportatore in valore (e il secondo in volume) e il principale importatore in volume.
Ma l’Italia è sempre più orientata alla produzione di rosati, e innalza l’offerta qualitativa. Tra i rosè made in Italy il primo è stato il Five Roses, vino-icona della cantina pugliese Leone De Castris, che oggi conta su 300 ettari per una produzione complessiva di 2,5 milioni di bottiglie. Blend di Negramaro e Malvasia Nera prodotte da vigne allevate ad alberello, è senz’altro uno dei vini più significativi della Puglia enoica. Deve il suo nome al sito di provenienza delle uve (contrada Cinque Rose) e al “capriccio” del generale alleato Charles Poletti che, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ottenne una grossa fornitura di questo rosato che volle, però, con un nome in lingua inglese. Colore rosa cerasuolo brillante e cristallino, i suoi profumi fruttati rimandano alla ciliegia, alla fragola e al melograno, mentre il sorso è piacevolmente fresco, morbido e saporito. WineNews ne ha selezionate alcune, tra vini fermi e sparkling, rigorosamente in rosa e perfetti non solo per l’estate, ma tutto l’anno, andando a pescare in alcuni dei suggerimenti delle agenzia di comunicazione che, da Nord va Sud, con l’avvicinarsi del 27 giugno, International Rosè Day, si sono sbizzarrite nell’invio di idee, di bottiglie e di assaggi ... A partire dal +4 Rosè Riserva Trentodoc 2015 di Letrari cattura lo sguardo con il suo colore rosa antico delicato, le sue note floreali, di frutta mediterranea, agrumi, pesche e melograno. Una bollicina fresca, che affina sui lievi per almeno 108 mesi, dal carattere gentile e raffinato in cui Pinot Nero (per l’85%) e Chardonnay (per il 15%) si incontrano alla perfezione lasciando in bocca sensazioni armoniose e suadenti. Il Monsieur Martis Trentodoc Rosè Brut 2020 di Maso Martis è un Metodo Classico che va contro i luoghi comuni e ama le sfide: Monsieur Martis ha un nome al maschile ma è rosé 100% Pinot Meunier, vitigno famoso per dare vita a spumanti delicati, rotondi e più fruttati, con una leggera nota vegetale e un'acidità più marcata. Il nuovo millesimo, il 2020, ha uno splendido colore rosa con riflessi aranciati, la permanenza sui lieviti di almeno 48 mesi regala struttura, profondità, volume e un perlage cremoso. La Pettegola Rosè 2024 di Castello Banfi cattura lo sguardo con il suo rosa chic, delicato e luminoso, promessa di eleganza e delicatezza: blend di Sangiovese e Merlot, al naso rivela e note di frutta fresca e sentori di fiori rossi. Al palato offre un sorso fresco, morbido e dal finale piuttosto persistente e salino. La Sdraio Rosè de Noir Chiaretto di Bardolino Doc di Buglioni invita già nel nome a rilassarsi, godersi il momento e lasciarsi andare in un sorso fresco e spensierato. Blend di Corvina e Rondinella, questo Rosé de Noir (vintage 2024) affina per 8 mesi in cantina. Rosa tenue delicato, nel bicchiere è fragrante, leggero e armonioso grazie ai suoi aromi di ribes, agrumi, fiori bianchi. Isaras Rosè di Cantina Valle Isarco è una cuvée di Pinot Nero e Zweigelt, che rispecchia le peculiarità del terroir della Valle Isarco. Di color rosa cerasuolo chiaro, al naso regala profumi fruttati e speziati, con note di ciliegia, fragola, ribes e marzapane, mentre in bocca il sapore è secco, con un’acidità fresca e vivace, in cui spiccano sentori di frutti esotici e un finale minerale. Puntabella di Arnando Caprai è il primo rosato firmato dalla cantina umbra ed è prodotto sulle rive del lago Trasimeno da uve Sangiovese (60%) e Grenache (40%). Un rosato Colli del Trasimeno Doc di interpretazione francese ma dal carattere umbro, di colore rosa tenue con riflessi che ricordano il tramonto da Puntabella, uno dei punti panoramici del lago Trasimeno. Al naso rivela un bouquet di piccoli frutti rossi e melograno, pesca a polpa bianca, con sfumature di rosa, fiori di campo e note cipriate. Rissoa di Tenuta Campo di Sasso arriva dal terroir di Bibbona e della Costa Toscana e si sposa con lo stile provenzale in un’affascinante alchimia. Cabernet Franc con una piccola aggiunta di Syrah, ha il carattere di un grande rosso, che si esprime con levità e immediatezza e gioca a sedurre con note di pompelmo rosa, albicocca, camomilla, erbe aromatiche e richiami salmastri che ne raccontano l’anima, profondamente legata al mare. Scassabarile Igp Calabria di Santa Venere è un rosato biologico che cattura l'attenzione con il suo colore vivace e il suo profumo invitante di fiori di tiglio, scorza di lime e menta. Ottenuto con uve 100% Marsigliana Nera, vitigno autoctono calabrese. Il nome è ispirato a un'antica via di collegamento tra la Calabria e Napoli, che costeggia il vigneto dove crescono le viti. Erse Rosato Etna Roscato Doc di Tenuta di Messina è un vino vulcanico che nasce dalle pendici dell’Etna e viene prodotto con uve di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, vitigni autoctoni della Sicilia. Bel colore rosa lampone dai vivaci riflessi luminosi, profumi floreali, aromi di ciliegia, ribes, lampone, fragoline di bosco e melagrana.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli