Uno storico passo in avanti per la ricerca sull’olivo e per la valorizzazione del patrimonio agricolo italiano: per la prima volta è stato completato e pubblicato il sequenziamento completo del Dna delle varietà Frantoio e Leccino, due tra le più importanti cultivar italiane di olivo. Lo rende noto la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, precisando che il lavoro, frutto di una collaborazione con la King Abdullah University of Science & Technology (Arabia Saudita) e l’Arizona Genomics Institute (Stati Uniti), è stato appena pubblicato sulla rivista “Scientific Data” del gruppo Springer-Nature. Per la varietà Frantoio questo è il primo sequenziamento genomico mai pubblicato a livello mondiale. Anche per Leccino i dati oggi disponibili sono più completi e accessibili rispetto a precedenti studi, pubblicati solo di recente da gruppi stranieri.
Non solo: è la prima volta che si mettono a confronto in modo così dettagliato i genomi di queste due cultivar italiane, particolarmente interessanti per le loro differenze nella resistenza alla siccità e alla salinità. Lo studio, rende noto la Scuola Sant’Anna, permette di svelare i segreti del genoma di questi alberi millenari, aprendo nuove frontiere per la loro protezione e il miglioramento, anche alla luce dei cambiamenti climatici in corso. “Ora sarà possibile capire in modo più approfondito l’evoluzione dell’olivo - spiega Luca Sebastiani, professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazione arboree della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore dello studio - comprenderne il processo di domesticazione e accelerare i programmi di miglioramento genetico, con l’obiettivo di sviluppare varietà più tolleranti agli stress ambientali, resistenti alle malattie e in grado di avere più qualità e quantità di frutti, garantendo un futuro più solido alla coltivazione di questa specie che è un simbolo della nostra terra e della nostra cultura”.
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