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PETRINI: “POLITICI SLOW A CAPIRE, MA CAPIRANNO”. PRESIDENTE SLOW FOOD: “SI AFFERMERA’ MESSAGGIO DI TERRA MADRE”

I politici “sono molto slow (lenti, ndr) a capire, ma il messaggio di “Terra madre” lascerà segni profondi: i cinquemila contadini che si sono incontrati a Torino hanno fatto politica, nascerà una rete di cooperazione internazionale senza comandanti”. Per Carlo Petrini, presidente di Slow Food e promotore dell’assemblea del mondo rurale, è già tempi di bilanci del meeting.

Petrini aferma che il messaggio alle “potenze dell’agroalimentare” arriva già forte e chiaro dalle migliaia di incontri informali tra i contadini più diversi tra loro: “Questo mondo contadino - ha detto - non é una goccia nel mare, si farà sentire e può contrastare chi vede l’agricoltura e l’alimentazione in un modo diverso, credo che “gli altri” siano un gigante dai piedi d’argilla. Quest’incontro mondiale ha accresciuto l’orgoglio dei contadini, la loro autostima”. Petrini ha portato anche l’esempio del successo che il movimento Slow Food sta ottenendo negli Stati Uniti: “Anche negli Usa - ha detto - c’é molta attenzione alle tematiche, sta crescendo il numero di chi vuole un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e della salute e solidale con i paesi più poveri”. Per adesso non è prevista una nuova edizione di “Terra madre”: “Prima riflettiamo, lasciamo che le cose maturino, lasciamo da parte la frenesia del mondo occidentale di fare subito qualcosa d’altro, mentre c’é un avvenimento che non è neppure finito. Godiamoci i bei risultati di quest’incontro mondiale, dove i contadini hanno fatto politica”. A “Terra madre” e nato un nuovo movimento no global, una nuova Porto Alegre? “Sono molto solidale con i social forum - ha risposto Petrini - ma occorre vedere le differenze, capirle: i grandi incontri sono luoghi di denuncia contro la globalizzazione negativa e discriminante, “Terra madre” è una costruzione positiva, dove sono avvenute molte cose semplici, scambi tra contadini. Molti pensano che quest’incontro non abbia dignità politica e culturale invece qui è nata una grande risorsa”.

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