Dopo il boom del Prosecco, doveva essere la “next big thing” del vino italiano, ed i numeri sembrano confermare la previsione: la Doc Pinot Grigio delle Venezie, partita con la vendemmia 2017, ha superato il milione di ettolitri di vino certificato, ossia il 73% del prodotto vendemmiato, equivalente a oltre 130 milioni di bottiglie di Pinot grigio, già rivendicato a Doc e richiesto dai mercati esteri, a conferma di un trend che prefigura la giacenza zero prima di fine campagna (dicembre 2018).
Questi numeri, in costante ascesa negli ultimi mesi, motivano la crescita di fiducia da parte dei produttori del Nord-est verso le strategie del Consorzio, orientate a riorganizzare il sistema produttivo allo scopo di garantire la massima tracciabilità di filiera - sia agli operatori di settore sia ai consumatori finali - e ad affermare il Pinot grigio Doc delle Venezie sul complesso mercato internazionale di un vitigno coltivato in diversi paesi del mondo.
“I segnali positivi che arrivano dal mercato, confermati dalla crescita della richiesta di prodotto certificato e imbottigliato, invitano però a mantenere un atteggiamento equilibrato verso il futuro” commenta il Presidente del Consorzio Doc delle Venezie, Albino Armani “guardando con estrema attenzione e senso di responsabilità le previsioni della prossima vendemmia, che si preannuncia molto buona (+20%) - in base agli esiti della relazione tecnico-economica elaborata dal Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli studi di Padova, “Cirve” - si prospetta uno sviluppo della Doc che andrà governato per mantenere gli equilibri e la stabilità nelle contrattazioni”.
Questo trend positivo sarà inoltre accompagnato dalla cessazione definitiva dell’imbottigliamento dell’Igt a partire dal 1 agosto 2018. “Si chiude così una fase storica del Pinot grigio del Nord-est che uscirà quindi dalle cantine solo con la garanzia della Doc - continua Albino Armani - proiettando la varietà locale, una delle poche che caratterizzano questo territorio, verso un futuro di riqualificazione e riposizionamento del prodotto sui mercati”.
Considerate le attuali previsioni vendemmiali, il Consorzio, facendosi interprete della Filiera produttiva della Doc delle Venezie, ha inviato nei giorni scorsi alla Provincia Autonoma di Trento e alle Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto, una formale richiesta di stoccaggio del Pinot Grigio, che dovrebbe modulare l’immissione al consumo del prodotto atto a Pinot grigio delle Venezie vendemmia 2018 in maniera coerente con l’evoluzione della domanda.
“Ritengo utile e opportuna l’attivazione dello stoccaggio per una determinata quota pari al 20% della produzione prevista per la prossima vendemmia” sottolinea Armani, “una misura che la filiera nel suo complesso ha richiesto con lo scopo di gestire in maniera coerente i volumi di prodotto che si otterranno con la vendemmia, nell’interesse del miglioramento e della stabilizzazione del funzionamento del mercato del nostro Pinot grigio delle Venezie Doc”.
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