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Più di una famiglia italiana su 4 ha consumato un prodotto a base vegetale nel 2014, si tratta di oltre un milione in più rispetto al 2013. A dirlo un’indagine Nielsen che ha evidenziato una crescita del 25% in un comparto in forte sviluppo

Più di una famiglia italiana su 4 ha consumato un prodotto a base vegetale nel 2014, si tratta di oltre un milione in più rispetto al 2013. A dirlo un’indagine Nielsen che ha evidenziato una crescita del 25% in un comparto in forte sviluppo. Secondo l’Istituto di ricerca, Il 70% ha ripetuto l’acquisto di un prodotto a base vegetale (bevande, alternativa vegetale allo yogurt, alternativa vegetale alla panna, dessert) almeno due volte durante l’anno. Il consumo di questa tipologia di bevande e alimenti sta diventando sempre più regolare, con una media di acquisto di otto volte l’anno.

Inoltre, nel 2014, il consumatore medio ha comprato circa 11,3 litri di prodotti a base vegetale, con un incremento del 12% rispetto al 2013. I prodotti più consumati sono le bevande: quelle a base di soia, utilizzate da 4,2 milioni di famiglie, rappresentano la fetta maggiore, seguite da quelle a base di riso (1,8 milioni) e di mandorla (1,5 milioni). Tutte in crescita rispetto al 2013. Anche l’alternativa vegetale allo yogurt, l’alternativa vegetale alla panna e i dessert a base di soia hanno registrato risultati positivi, con un incremento rispettivamente del 25%, 35% e 10%. E il settore ha sicuramente delle grosse potenzialità: basti pensare che in Italia solo il consumo pro-capite di bevande a base vegetale è ancora sotto la media europea: 0,85 litri contro 1,38 litri.

Un trend confermato, riporta l’Ansa, anche dalle performance di Alpro, la prima azienda in Europa per la produzione di alimenti e bevande vegetali, cresciuta del 40% in Italia e del 28% in Europa.
“I consumatori sono sempre più informati sull’impatto che una corretta alimentazione ha sul benessere personale e proiettano questa consapevolezza sulle proprie scelte di acquisto”, dice Bjorn Verbrugghe, Marketing Manager South Europe di Alpro. “L’utilizzo di risorse diverse, come soia ma anche mandorla, nocciola, cocco, riso e avena - aggiunge Verbrugghe - garantisce al consumatore la possibilità di avere una dieta varia, sia per quanto riguarda gli ingredienti e le loro proprietà nutritive, sia per il gusto, che rimane una variabile importante”.

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