“I quasi 16.000 ettari di vigneto ai quali sono stati destinati i fondi comunitari per la ristrutturazione e la riconversione per la campagna 2001-2002 - spiega Gianni Zonin, il più grande produttore d’Italia (1.800 ettari in 6 regioni d’Italia) - potrebbero sembrare molti, ma in realtà vi è la sensazione che l’Ocm vino non risponda adeguatamente alla domanda attuale del mercato per il nostro settore vitivinicolo”. “A nostro parere, infatti - prosegue Zonin - da alcuni anni il vigneto Italia sta perdendo considerevoli quote di superficie che non vengono rimpiazzate secondo le richieste odierne di mercato. Vi è, infatti, una potenzialità, soprattutto per le produzioni di qualità, superiore rispetto a quanto l’Unione Europea ci consente di ristrutturare e riconvertire”.
“Ma l’aspetto che mi preme più sottolineare - aggiunge Zonin - è che i 8.263 Euro ad ettaro di premio previsti dall’Unione Europea per i reimpianti sono veramente pochi se si considera che oggi i costi di impianto per il vigneto vanno dai 25.000 ai 50.000 Euro per ettaro, secondo le aree di produzione. Per questa ragione io credo che sarebbe opportuno, anche per evitare i pericoli delle eccedenze giustamente temute dall’Unione Europea, di triplicare il contributo (o almeno fino a 18.600 Euro per ettaro) a patto che il viticoltore garantisca (e questo deve essere chiaramente controllato ogni anno) a produzioni non superiori a 100 quintali per ettaro per tutta la durata di vita del suo impianto. Non solo, ma oggi la qualità a partire dalla vigna è garantita solo da certi sistemi di impianto che richiedono notevoli investimenti”. “Oggi, infatti - prosegue Zonin - l’obiettivo principale è assicurare la qualità che è l’unica in grado di garantire la competitività sul mercato. Le eccedenze, infatti, ormai si verificano solo per le produzioni di bassa qualità. L’Unione Europea, quindi, deve incentivare in tutti i modi i vini di qualità che si ottengono a partire da produzioni ad ettaro basse, inferiori ai 100 quintali aettaro e, in alcune aree, anche minori”.
Le valutazioni di Gianni Zonin riguardo ai costi di impianto del vigneto trovano sostanziale conferma anche nelle parole di Patrizio Gasparinetti di “Progetto Natura”, una delle società più attive in Italia nella progettazione di impianti viticoli: “oggi, mediamente, l’impianto di un vigneto costa tra i 16.000 Euro ed i 26.000 Euro ad ettaro - spiega - a seconda che si tratti di un impianto di pianura o di collina. E’ chiaro che i prezzi possono salire se si devono fare opere di sistemazione del terreno e di drenaggio”. “Un impianto in pianura, come si suol dire, chiavi in mano, costa oggi - prosegue Gasparinetti - intorno ai 21.000 Euro di lire ad ettaro. Con questa cifra si intende comprensiva dei costi delle barbatelle, dei pali, delle ancore, dei fili e della messa in opera. E’ chiaro che se invece si vogliono, ad esempio, i pali in acciaio inox (che costano il doppio rispetto ai normali in cemento o legno), o si vuole installare l’impianto di irrigazione o i sistemi di gestione delle macchine con il gps, i prezzi possono facilmente salire al di sopra dei 21.000 Euro”. “Le cose cambiano, ovviamente, se si tratta di vigneti di collina - continua Gasparinetti - dove è facile raggiungere i 21.000 Euro ad ettaro. Vi sono poi zone, come in Alto Adige o in Trentino, ad esempio, dove, in presenza di pendenze del 40-50% è spesso necessario svolgere anche sistemazioni (banchine, terrazzamenti, ecc.) o anche opere di gestione idraulica (drenaggio) che possono far lievitare notevolmente i costi fino anche ai 52.000 Euro”.
“Non si può quindi pensare - è la conclusione di Zonin - a politiche di gestione delle produzioni che non tengano in considerazione la qualità del prodotto. Ed incentivi bassi alla ristrutturazione degli impianti rischiano di agevolare i “cattivi produttori” e non viceversa”.
Bernardo Lapini
Costi impianto vigneti a ettaro - Stima ettaro vigneto “chiavi in mano” (min/max)
Piemonte
Langhe - 25.000 Euro da 200.000 a 500.000 Euro
Asti - 22.000 Euro da 25.000 a 60.000 Euro
Monferrato - 25.000 Euro da 16.000 a 50.000 Euro
Toscana
Chianti - 28.000 Euro da 50.000 a 180.000 Euro
Montalcino - 35.000 Euro da 200.000 a 500.000 Euro
Scansano - 18.000 Euro da 25.000 a 50.000 Euro
Umbria
Montefalco - 25.000 Euro da 25.000 a 75.000 Euro
Trentino
Lavis/Cembra - 25/30.000 Euro da 100.000 a 250.000 Euro
Veneto
Valpolicella - 30.000 Euro da 150.000 a 500.000 Euro
Puglia
Salento - 20.000 Euro da 10.000 a 25.000 Euro
Lombardia
Franciacorta - 22.000 Euro da 100.000 a 200.000 Euro
Oltrepò Pavese - 23.000 Euro da 25.000 a 52.000 Euro
Sicilia
Doc Riesi - 25.000 Euro da 21.000 a 52.000 Euro
Etna - 27.000 Euro da 21.000 a 52.000 Euro
Annotazioni: i costi si riferiscono ad una lavorazione di un “terreno ottimale”, di superfici minime di 5/6 ettari (più in sù ci possono poi essere delle economie di scala) e comprendono drenaggio, livellatura, opere di contorno. Quindi pali, barbatelle (5.000 piante per ettaro), filo (di buona fattura - ma, non pali, ad esempio, in acciaio inox, che costano il doppio rispetto ai normali cemento o legno - o ad esempio impianto di irrigazione o i sistemi di gestione delle macchine con il gps). E, logicamente, la manodopera per la sistemazione a “regola d’arte”. Per superfici particolarmente impervie e terreni difficili (Alto Adige, Trentino, Valtellina …), con pendenze del 40-50%, è spesso necessario svolgere anche sistemazioni (banchine, terrazzamenti ...) o anche opere di gestione idraulica (drenaggio), che possono far lievitare notevolmente i costi, anche a 50.000/60.000 Euro”.
Nota bene: nelle stime in Euro di ettaro a vigneto, in alcuni casi, il prezzo minimo può corrispondere anche alla nuda superficie.
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