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Prosegue la collaborazione tra l’Istituto Grandi Marchi e l’Institute of Masters of Wine: l’accademia londinese torna in Italia scegliendo la cantina Mastroberardino in Campania per formare Master of wine (4-6 marzo)

Prosegue la collaborazione tra l’Istituto Grandi Marchi e l’Institute of Masters of Wine: dopo le tappe alla Tenuta Tignanello di Antinori, Palas Cerequio di Chiarlo, la Forestiera Serego Alighieri di Masi e il wine resort “Le Tre Vaselle” di Lungarotti, nel 2016, l’accademia londinese impegnata da oltre 60 anni a formare i più influenti e qualificati esperti del settore in tutto il mondo, torna in Italia scegliendo la Campania per i corsi introductory e intermediate level (edizione n. 5). Sarà la cantina Mastroberardino, una delle griffe più imporanti della Regione e d’Italia ad ospitare, dal 4 al 6 marzo, la due giorni di formazione intensiva dedicata agli operatori italiani che aspirano ad essere ammessi al selettivo corso di studi per Master of wine o a quelli che, avendo già superato l’esame, stanno proseguendo il percorso per acquisire il titolo internazionale più ambito per chi lavora nel settore vino (www.istitutograndimarchi.it).
La partnership fra l’Italia e l’Institute of Masters of Wine, iniziata nel 2012, è stata fortemente voluta dall’Istituto Grandi Marchi, l’associazione dei 19 brand portabandiera del vino italiano nel mondo, come Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi, che ha portato in Italia, per la prima volta, nel 2014, anche il “Simposio” dei Master of Wine.
La formazione promossa dall’organizzazione con sede a Londra è tra le più complete e rigorose a livello mondiale, con 340 membri in 24 Paesi capaci di orientare i consumi e le vendite e poco più di 80 studenti divenuti Master of Wine negli ultimi 10 anni. I corsi sono rivolti ai professionisti con almeno 5 anni di esperienza in ambito vitivinicolo o in possesso di una qualifica di settore (ad esempio, diploma o certificazione di sommelier, laurea in enologia, viticoltura o wine business e simili) e devono avere una buona padronanza della lingua inglese.

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