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“ProWein è la fiera n. 1 del vino, ne siamo conviti, e l’obiettivo futuro è quello di restare al vertice”: così, a WineNews, Michael Degen, executive director Messe Düsseldorf. Che guarda anche all’Asia: “mercato in crescita, ma ci vuole tempo”

Italia
Michael Degen dg Messe Dusseldorf che organizza ProWein

6.200 espositori (nel 1994 erano 300), provenienti da 59 nazioni, per una panoramica vasta come non mai del vino mondiale: ecco ProWein, che ha aperto i battenti il 13 marzo, con l’Italia grande protagonista, come sempre (1.500 espositori, seguita dalla Francia con 1.400 e dalla Germania con 1.000).
Un’offerta unica nel suo genere, solo per operatori specializzati, commercianti e gastronomi di tutto il mondo (per gli appassionati c’è “ProWein Goes City” con selezioni di vini e menu abbinati i ristoranti da partner selezionati dell’industria, dell’hotellerie e del commercio specializzato del vino), con vini e spirits provenienti da tutte le regioni più rilevanti del pianeta, i leader di mercato, ma anche 0realtà “minori” in termini numerici, e meno conosciute per la produzione di vino, dalla Turchia a Israele, dalla Romania al Libano, dalla Russia alla Svizzera, dal Kosovo alla Slovenia, dalla Bulgaria al Giappone, per citarne alcuni.
Una fiera che dal 2012 ad oggi ha visto crescere del 54% per la sua superficie, e del 28% il numero degli espositori. E sulla scia di questo successo, da qualche anno, ha assunto anche un importante ruolo sul mercato d’Asia, con ProWein China e ProWein Singapore. E che, per crescere ancora nello scacchiere internazionale delle fiere enoiche, ha scelto un nuovo “brand manager” dedicato al settore, Marius Berlemann, nuovo “global head” della divisione Wine & Spirits di Messe Düsseldorf, che avrà come referente Michael Degen, executive director e membro della direzione della fiera tedesca, che ha guidato ProWein nelle ultime edizioni. “Una nomina dovuta alla crescita - spiega Degen a WineNews - perché siamo partiti con i vino, poi sempre più produttori di spirits hanno voluto essere presenti e così è nata una sezione dedicata, anche se per ora non grandissima, ma sempre più importante, ed ha bisogno di un management dedicato”.
Un ProWein che negli ultimi anni guarda sempre di più anche all’Asia e alla Cina (dal 6 al 9 novembre 2016, sarà di scena ProWein China a Shanghai, per esempio”. “Cina che è un mercato in crescita, con tanti consumatori sempre più interessati. E con noi sono venuti anche molti produttori italiani. Ma tanti hanno commesso l’errore di pensare che bastasse venire in fiera per 2-3 giorni e trovare contratti in un mercato tanto promettente quanto complesso, dove c’è bisogno di tempo per costruire. Ma di certo quello dell’Asia, e della Cina in particolare, è un mercato molto promettente ed in crescita sul quale puntare”.
Ma quale è il futuro di ProWein? “È sempre difficile essere il numero uno, perché tutti cercano di prenderti. Una volta eravamo noi a inseguire realtà come Vinexpo e Vinitaly. Ora siamo convinti di essere i leader, e vogliamo rimanerlo”.

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