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CUCINA & ARTE

Quando la gastronomia incontra l’arte: a Roma, torna Culinaria, intreccio tra chef e arte visiva

Il 29 e 30 settembre, la Biennale del Cibo n. 11 dà spazio a vere e proprie performance di grandi chef con pittori, scultori e fotografi
CULINARIA, Non Solo Vino
A Culinaria la cucina si intreccia con l’arte visiva

Descrivere il cibo, il suo mondo, e le emozioni che suscita non è una cosa semplice: di certo non adatta ad un solo linguaggio. Per rappresentare il mondo della gastronomia è necessario l’intreccio di (almeno) due arti, che mescolino le loro impressioni, la loro diversa comunicazione, per dare vita ad opere uniche, originali. Questo è il ragionamento che ha portato l’edizione n. 11 di Culinaria - Il gusto dell’Identità, l’evento di scena a Roma nello spazio Wegil (nel cuore di Trastevere) il 29 e il 30 settembre, nato dalla mente dallo chef romano Francesco Pesce e da Fabrizio Darini, a coinvolgere artisti e grandi chef, in un intreccio di ispirazione reciproca, piatti che si ispirano a opere d’arte, opere d’arte che prendono spunto da piatti gourmet. Tutto nel nome del cibo, o per lo meno nel nome di quattro aspetti che uniscono a doppio filo il mondo della gastronomia e quello dell’arte visiva, inquadrati proprio dopo 16 incontri tra gli chef e gli artisti: l’elemento spirituale, la profondità del mare, la condivisione e l’interazione dell’opera con il pubblico.
Si tratterà quindi di vere e proprie esibizioni artistiche, che vedranno artisti e grandi chef internazionali, a coppie, destreggiarsi sul palco in performance di 45 minuti, duranti i quali l’arte e la cucina mostreranno insieme il profondo significato di nutrire e nutrirsi. Che sarà trattato anche nelle esposizioni artistiche, negli spazi della Biennale del Cibo per tutta la durata dell’evento, tra video proiezioni, mostre fotografiche (come quella sul “Bondage Vegetale” del fotografo paragino Thomas Duval) e riscoperta di sapori e cotture dimenticati della tradizione culinaria del Lazio.
Ed ecco che, nella due giorni curata da GMGProgettoCultura e con il contributo di Regione Lazio, lo stellato Gianfranco Pascucci del Pascucci al Porticciolo di Fiumicino e l’artista Ria Lussi propongono opere fotografiche e vitree ispirate al mondo marino; Anthony Genovese, chef de Il Pagliaccio di Roma, due stelle Michelin, e Barbara Salvucci presentano un’installazione realizzata a quattro mani dove l’opera simula uno spazio sacro. Andrea Tortora, alla guida della pasticceria del tristellato St. Hubertus del Rosa Alpina Hotel & Spa di San Cassiano (Val Badia) si confronta sul tema del principio di sottrazione e dell’acqua con Pere Gifre; Roy Caceres, chef dello stellato romano Metamorfosi, propone invece con Franco Losvizzero, video-artista, l’installazione Finestra-Minestra; Francesco Apreda, chef dell’Imàgo dell’Hassler Hotel di Roma (una stella Michelin), presenta per la prima volta la lingua in sanguinaccio di ricci di mare nell’installazione Vulcano pensata dall’artista Matteo Giuntini. Giuseppe Iannotti dello stellato Krèsios di Telese Terme (Benevento) si confronta con l’artista Giuseppe Guanci sulla ricerca sul vuoto, mentre l’artista Davide Dormino dialoga con la poliedrica chef Cristina Bowerman, che a Trastevere è di casa col Glass Hostaria, una stella Michelin, e Adriano Baldassarre de Il Tordomatto di Roma, anche lui una stella Michelin, collabora con Carlo Carfagni, artista, regista e videomaker. L’americano Tim Butler, protagonista della nuova scena culinaria thailandese con il ristorante Eat Me di Bangkok, si confronta con la poetica dell’architetto, pittore e scultore romano Massimo Catalani; Mauro Uliassi, del bistellato ristorante Uliassi di Senigallia, presenta un’introspettiva con il fotografo Lorenzo Cicconi Massi. Cristiano Tomei, re del ristorante L’imbuto del Lucca Center of Contemporary Art, dove gli ospiti mangiano circondati dalle opere in mostra, omaggia l’arte di Andrea Salvetti, tragicamente scomparso nel 2017; i dolci di Walter Musco della pasticceria Bompiani di Roma incontra Francesca Romana Pinzari, mentre Fabrizio Mantovani, chef e patron del FM con Gusto dello storico Hotel Vittoria di Faenza, e Matteo Monti, anima negli ultimi anni del Rebelot di Milano, incontrano il collettivo Kitchen Super Ero. Gli chef Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi del Giglio di Lucca, esplorano le connessioni tra cibo e fashion con Nicoletta Lanati. L’astro nascente della gastronomia austriaca Lukas Mraz, del bistellato Mraz & Sohn di Vienna, invece collabora con suo fratello Manuel Mraz, pittore; last but not least, Paolo Lopriore de Il Portico di Appiano Gentile (Como), “conversa” con lo storico della gastronomia Luca Govoni, docente di Storia e cultura della cucina italiana ad Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.

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