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TECNOLOGIA IN VIGNA

Quando tecnologia e tradizione vanno a braccetto, tra i filari: la vendemmia di Cavit

Grazie ad un sistema innovativo, i vignaioli vengono avvertiti su whatsapp quando è il momento ottimale per la raccolta. Che è 100% manuale
CAVIT, TECNOLOGIA, VENDEMMIA, vino, Italia
Tra i filari di Cavit, tecnologia e tradizione a braccetto

Il momento della vendemmia è senz’altro il più emozionante dell’anno, sia per wine lovers ed appassionati, ma anche e soprattutto per i vignaioli, che vedono di fatto i frutti del loro lavoro. E, dietro alla semplicità della raccolta, in cui stanno secoli di storia e tradizione, c’è, e sempre di più ci sarà, l’aiuto della tecnologia. Arrivata al punto di avvertire, con un semplice messaggio su whatsapp, quando l’uva è pronta per la vendemmia: è il sistema messo in campo, o meglio in vigna, da Cavit, realtà cooperativa vitivinicola simbolo del Trentino, che racchiude oltre 5.250 viticoltori per 6.350 ettari di vigneti, rappresentando così il 60% dell’intera superficie vitata della Regione. Si tratta di un sistema di speciali sensori, installati in modo capillare tra i filari, che collegati a particolari spettrometri portatili, consentono agli agronomi di rilevale sul posto il livello di zuccheri e la presenza di componenti acide dei grappoli. Di conseguenza, è in grado di stabilire, e poi comunicare, il raggiungimento dello stato ottimale di maturazione, e quindi di dare il via ufficiale alla vendemmia, che in Trentino è tradizionalmente ancora al 100% manuale. Un chiaro esempio di come non per forza innovazione è sinonimo di perdita di tradizioni, anzi: proprio grazie alla tecnologia, pratiche tradizionali e tipiche di un territorio possono mantenersi nel tempo.
“Tutte le informazioni raccolte - spiega Andrea Faustini, enologo e responsabile scientifico del team agronomico Cavit - vengono elaborate e messe a disposizione dei viticoltori in modo immediato e semplice, tramite messaggio sul cellulare o via email, avvisando ciascuno in tempo reale sui modi migliori per procedere nel lavoro quotidiano. Questo avviene sia in periodo di vendemmia che durante il resto dell’anno: controllare le condizioni meteoclimatiche, pianificare le tecniche agronomiche, monitorare lo stato di idratazione del suolo o la presenza di patologie fungine e insetti per effettuare in modo mirato i trattamenti protettivi più consoni riducendoli al minimo”.

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