Vigneto bagnato, vigneto fortunato? Non proprio. Un mese e mezzo di piogge hanno alzato il tasso di ansia dei viticoltori nei confronti di un’annata che fino a metà giugno nel Nordest sembrava viaggiare a gonfie vele. Ecco la sintesi dell’incontro sulle previsioni vendemmiali nel Triveneto, promosso da Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto, in collaborazione con Regione, Avepa, Cra-Vit di Conegliano, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Province Autonome di Trento e Bolzano.
Troppe precipitazioni, quindi, ovvero interminabili ore di bagnatura fogliare, eccessiva umidità dei suoli, incessante sviluppo vegetativo e anomala compattezza dei grappoli. A livello di rese quantitative, considerando anche i nuovi vigneti che entreranno in produzione, ci si attesterà su una riduzione media nelle tre Regioni analizzate (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige) del 5-10% sul 2013. Questa sarà più sensibile nelle province di Treviso, Verona, Vicenza e Trento, stazionaria o di pochi punti percentuali inferiore nelle restanti.
I motivi sono da ricercare nella minor fertilità delle gemme, nelle grandinate e nello stato sanitario non sempre perfetto soprattutto dei vitigni precoci oramai prossimi alla raccolta. L’acidità sarà più sostenuta e questo a vantaggio delle basi spumante.
La precocità, evidente fino a fine giugno, è andata via via contraendosi sino ad annullarsi quasi del tutto, con una data di inizio vendemmia stimata per la seconda metà di agosto. Nonostante i viticoltori siano intervenuti gestendo al meglio la difesa dei vigneti, ad oggi le previsioni qualitative assegnano all’annata valori zuccherini medi, come anche per le sostanze coloranti e aromatiche.
Mentre l’annata 2013 si era positivamente risolta con il bel tempo sopravvenuto dalla seconda metà di giugno, quest’anno anche un miglioramento meteo a partire dai prossimi giorni non potrà portare la qualità delle uve su alti livelli, come meriterebbero gli sforzi cui i viticoltori si sono sottoposti in queste settimane. Un’annata, questa del 2014, che per aggressività fungina e piovosità trova simili riscontri solo nel lontano 1995.
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