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Gianni Agnelli, Giorgio Armani, Roberto Cavalli e Gerard Wertheimer (proprietario del marchio Chanel) hanno donato bottiglie da «mille e una notte» per l’ «Asta di vini» del 17 maggio al teatro della Pergola a Firenze e il cui ricavato andrà in favore della Fondazione teatro del Maggio musicale fiorentino. L’evento, nasce da un’idea del principe Duccio Corsini come momento inaugurale della manifestazione «Alla Corte del Vino» (18 e 19 maggio), esposizione di grandi produttori toscani a San Casciano Val di Pesa, nel cuore del Chianti. I proventi raccolti con l’asta andranno a sostegno del concerto dei Wiener Philharmoniker, diretti dal Maestro Zubin Mehta, che si terrà il 24 giugno 2003, nella prossima edizione del Maggio Musicale.
Al teatro della Pergola saranno messi all’incanto prestigiosi lotti di bottiglie italiane ed internazionali, battuti dalla casa d’ aste Pandolfini, la prima ad aver lanciato in Italia il «trend» del vino come oggetto di investimento.
L’ avvocato Gianni Agnelli ha donato una magnum di Sassicaia 1988, una delle migliori annate del prezioso vino prodotto a Bolgheri che promette di spuntare quotazioni altissime. Lo stilista Giorgio Armani ha messo a disposizione una rara bottiglia Imperiale da 6 litri di Sassicaia 1999, un pezzo quasi introvabile, mentre Roberto Cavalli, abituato a vestire le grandi star internazionali, si è cimentato per la prima volta col look di una magnum di Sagrantino di Montefalco 25 anni di Arnaldo Caprai (annata 1998). La bottiglia del Sagrantino «cult» vanterà una confezione unica, disegnata dall’estroso stilista fiorentino dall’etichetta alla scatola. Ma tra i sostenitori non ci sono solo italiani: Gerard Wertheimer ha infatti regalato due Magnum di Chateau Rauzan-Segla 1995, tra le più raffinate etichette di Francia.
Il successo della scorsa edizione, furono raccolti 68.172 euro (132 milioni di vecchie lire), e che vide la donazione di due preziosi lotti di Chateau d’ Yquem e Dom Perignon da parte del patron del gruppo Louis-Vuitton-Mo t Hennessy Bernard Arnault, pare destinato a ripetersi anche quest’anno, in considerazione anche delle importanti firme dell’enologia.

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