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Quotidiano Nazionale / La Nazione

Vendemmia: alta qualità, meno produzione … La qualità del vino per la vendemmia di quest’anno sarà “decisamente buona”, anche se caldo e siccità in Italia, come sull’intero Vecchio continente, porta a prevedere una calo della produzione del 10%. Sono queste le aspettative dei produttori e degli esperti del comparto, che pur mantengono un taglio prudente vista l’importanza del mese di luglio per la vendemmia. Spiega Ruenza Santandrea, coordinatrice vino Alleanza cooperative: “Secondo i dati che abbiamo ad oggi, che possono essere influenzate da qualche cambiamento metereologico nel mese di luglio, vi sarà una buona qualità ed una minore quantità, che può essere al momento quantificata in un meno 10%”. Di fronte ai cambiamenti delle occasioni di utilizzo del bere, diventato sempre di più conviviale, il che ha portato a ricercare vini bianchi e rossi più freschi, il sistema - vino è stato in grado di offrire dei prodotti di qualità con produzioni sfaccettate che sono state ben recepite dal mercato”. Certo i problemi restano: le prime tre aziende francesi fatturano il 20% del business di Parigi, da noi solo l’8% con diseconomie che pesano sulla pane commerciale e di marketing, in quanto “il peso specifico delle imprese - spiega Ruenza Santandrea - nella competizione globale è assolutamente importante per questo serve un approccio che dia valore al “brand Italia” nel suo complesso al di là della produzione, pur importante, della singola azienda. In questo come Alleanza delle Cooperative abbiamo visto una crescita importante del vino di territorio che in modo cooperativo ha permesso a molte aziende di essere protagoniste dell’export”.

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