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Quotidiano Nazionale / La Nazione

Lugana, 50 anni doc. 5 di boom … Il rinascimento di un vitigno autoctono, raccontato da una sua azienda simbolo, la Zenato... In un lustro prezzo del vino raddoppiato. Le uve? Costano... Prezzo di vendita superiore alla media degli altri vini, valore delle uve alto, richieste di nuovi impianti di vigneti. Il Lugana negli ultimi cinque anni ha visto una crescita che ha lo ha portato a imporsi su molti mercati, primo tra tutti quello tedesco. Zenato è tra le aziende che hanno creduto nel valore del vitigno Lugana. “Già con mio padre, che fondò l’azienda negli anni Sessanta, abbiamo creduto fin da subito nel territorio e nei vitigni autoctoni. Filosofia che portiamo avanti adesso anche io e mio fratello, anche in Valpolicella”, spiega a ItaliaOggi, Nadia Zenato. “Questo territorio è una identità che ci appartiene, siamo l’anima della Lugana e il cuore della Valpolicella”.

Domanda. Una delle caratteristiche del Lugana è il prezzo di vendita. Come siete riusciti e tenerlo alto?

Risposta. C’è una forte richiesta e quindi salgono i prezzi di uva e vino. Questo costo elevato è dovuto alla domanda, ma il prezzo serve anche a tutelare qualità e immagine.

D. Qual è il valore attuale?

R. L’uva è intorno a 200 euro a quintale e il vino vale 4 euro al litro, uno dei più cari d’Italia. Soltanto due anni fa un litro di Lugana sfuso costava 2,5 euro.

D. Una buona rendita, fa aumentare anche la domanda di nuovi vigneti. Non c’è il rischio di crescere troppo?

R. Si sta valutando la possibilità di chiudere con l’opportunità di poter allargare la zona, è una discussione prioritaria dello stesso Consorzio.

D. La Doc compie 50 anni. Quali sono stati i cambiamenti in questi anni?

R. Tutto il territorio ha capito le potenzialità del vitigno. Anche i nostri conferitori piano piano hanno capito che rese basse e un certo modo di lavorare in vigna, alla lunga hanno portato al successo della denominazione. Certo all’inizio, quando mio padre era tra i fautori della Doc, tutto era più difficile, nessuno conosceva la Lugana. Però abbiamo creduto nel territorio, abbiamo fatto squadra.

D. Quanto vale oggi il mondo Lugana?

R. Nel 2016 sono state prodotte 11.200.000 per un fatturato della denominazione complessivo di 150 milioni di euro con 1’80% di quota nell’export e la Germania come primo mercato in assoluto con il 40%.

D. Anche Zenato segue questo trend?

R. Oggi il 70% della nostra produzione è destinata all’export in più di 60 Paesi, fra cui i principali sono Usa, Canada ed Europa, in particolare Germania, Olanda e Paesi Scandinavi. Ma siamo, inoltre, sempre attenti al mercato interno, che rimane il nostro primo mercato come fatturato: il 24% del totale e il 16% sulla quantità. È il nostro biglietto da visita, al consumatore straniero piace vedere il suo vino importato anche nelle carte dei vini in Italia, dà maggiore affidabilità al prodotto.

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