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Quotidiano Nazionale

I vini e la preghiera a Maria … Che vendemmia sarà quella del 2017 ormai alle porte tra siccità ed alte temperature? A prendere le prime mosse, in anticipo per l’andamento stagionale caldo e siccitoso, già questa settimana la raccolta delle uve di Pinot e Chardonnay nel Montecarlo lucchese per la produzione di vini bianchi e spumanti. Dopo ferragosto sarà la volta di Merlot e Syrah e poi arriveranno i vitigni tardivi come Sangiovese e Canaiolo. “La Toscana del vino rappresenta il 6,3% del vino italiano - dice Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana - attestandosi come sesta regione per produzione. Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell’agricoltura toscana, mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera. La Toscana, che vanta le più prestigiose denominazioni di origine dei vini, conta 11 Docg, 41 Doc e 6 Igt. La produzione di VQPRD supera 1,7 milioni di ettolitri. Il Chianti rappresenta la quota più importante della produzione di vini a Docg. Province leader sono Siena e Firenze, da cui arrivano più di 1,2 milioni di ettolitri di vino a denominazione di origine, ovvero il 40% dell’intera produzione regionale. Oltre il 70% dei vini è venduto sui mercati esteri. In pratica, una bottiglia su cinque di vino italiano bevuta oltre confine viene dalla Toscana. “La vendemmia 2017 in Toscana sarà nel segno meno per le quantità non raggiungendo gli stessi livelli del 2016 - dice Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana - si nutrono però speranze fondate sul versante della qualità con acini sani ed un alto profilo qualitativo”. Il distretto del Brunello di Montalcino ha sofferto per la mancanza d’acqua fino a giugno inoltrato, ma le piogge delle ultime settimane, compresa quella del 24/25 luglio, sembrano avere rimesso le cose a posto. Nell’area dei vini della Maremma Toscana, si inizierà a vendemmiare i primi di settembre, senza anticipi particolari; la problematica più attuale è comunque la siccità, nelle aree pianeggianti più vicine al mare, ma al momento non si riscontrano perdite di prodotto. Nei vigneti della Doc Cortona, il monitoraggio tra i produttori stima un -15% sulla media stagionale, ma con un aumento della gradazione delle uve. Più segnata dallo strano andamento climatico è l’area del Chianti dove ci sono zone con viti ed uva con segni evidenti della siccità, e si ipotizza un anticipo della vendemmia compreso tra una o due settimane. Insomma la speranza è che prima o dopo “Santa Maria” arrivi un po’ di pioggia per far tornare il sorriso agli agricoltori toscani, senza far dimenticare alle istituzioni il dramma della siccità.

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