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Quotidiano Nazionale

Enoteche e wine bar cinque posti da sogno … La centralità del vino e il suo successo esponenziale non passano solamente dai produttori, o dall’imprescindibile talamo del ristorante, ma anche attraverso l’operosa attività profusa da wine bar ed enoteche. Eredi delle osterie, rappresentano un avamposto di vini pregiati, (e buona cucina), a cui e difficile rinunciare se si ama davvero il vino. Insegne storiche oppure innovative, dove trovare un consiglio qualificato, e un ampio ventaglio di etichette dall’Italia e dal mondo, sposate al piatto o allo stuzzichino giusto, mettendo al centro il vino, che qui è protagonista assoluto. Scopriamone alcune tra le più affermate, pluripremiate dalla Guida Gambero Rosso. A Roma c’è Trimani, vinai dal 1821. Una cantina immensa, proposta in una carta suddivisa in tre sezioni, casual, classic, cult, dalla quale scegliere bottiglie anche di grandi formati (comprese bollitine e vini in anfora), accostate alla cucina di Carla Trimani, e a piatti tradizionali romani, talvolta rivisitati. A Pietrasanta c’è l’Enoteca Marcucci. Un’estesissima cantina con particolare attenzione ai francesi, si comincia con l’aperitivo alle 19 con ottime scelte al bicchiere e interessanti proposte finger food, la mini pappa al pomodoro, la zuppa di verdure, i crostini con fegatini toscani, e a cena una sontuosa brace. A Monforte d’Alba c’è Le Case della saracca. Un edificio medievale attentamente restaurato, divenuto luogo del vino nella più alta accezione, scale, salette, corridoi in pietra viva, e arredi in legno, ferro e vetro, in un’atmosfera di grande suggestione, con una scelta ampia di vini del grande Piemonte, della Penisola e della Francia, e accurate selezioni di salumi e formaggi, ma anche specialità locali come la finanziera, le lumache, il vitello tonnato, gli agnolotti. Ad Arzignano c’è Damini Macelleria & Affini. Insegna storica, con carni di primissima qualità, una monumentale cantina con vini dai cinque continenti, e un’ampia scelta di salse, sottoli, salumi e formaggi pregiati. Da non perdere il “giro della bottega”, un sopraffino tagliere di salumi è formaggi rari; o le tre stagionature della carne cruda 5/20/40 giorni; o ancora la D - costata di Rubia Gallega, frollata 80 giorni. A Faenza (RA), c’è La Baita. Tavolini circondati da scaffali con migliaia di bottiglie, dove gustare prelibate eccellenze gastronomiche, formaggi e salumi da tutte le regioni, ma anche la pasta tirata al mattarello, la trippa, le tagliatelle ai porcini, i fegatini di coniglio croccante, e i consigli preziosi di Roberto Olmeti e Rosanna Crudeli.

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