02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Quotidiano Nazionale

Vino, allarme delle aziende. La vendemmia ko per la siccità mette a rischio i posti di lavoro … Chianti, chiesta moratoria dei debiti verso le banche... I viticoltori toscani guardano al cielo e incrociano le dita. Perché le piogge di questi giorni, gli ultimi prima di completare la vendemmia, potrebbero fare la differenza per l’esito finale di una stagione nera. A fare il punto della situazione dopo la siccità dell’estate è Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti.

Presidente, quali sono le stime per la vendemmia?

“La qualità, contrariamente ad alcune voci, è buona, ma la quantità è scarsa. Abbiamo registrato un calo della produzione di almeno il 30%, con punte del 50 in alcune zone. Prima di fare un bilancio finale però, dobbiamo capire come andranno le prossime settimane”.

Quali possono essere le variabili?

“La siccità ha creato grande sofferenza nelle piante, ma c’è ancora un piccolo margine di recupero. Finché la vendemmia non è completata e finché le foglie sono verdi, la vite “lavora”. Una caratteristica del vitigno sangiovese è proprio quella di reagire alla pioggia anche a maturazione avanzata. Per questo tutti noi guardiamo ogni giorno al cielo sperando che piova”.

Quanto potreste recuperare?

“È difficile fare delle stime, ma le piogge delle ultime settimane hanno permesso un buon assorbimento di acqua da parte delle piante e un po’ di recupero. Ovviamente non si potrà riparare il danno fatto dalla siccità, ma abbiamo una settimana, forse quindici giorni, per provare a migliorare”.

Come pensate che reagire il mercato alla minore produzione?

“Ancora è presto per valutarlo. Non credo comunque che potrà aumentare il prezzo, visto che la Toscana e l’Italia devono fare i conti con una concorrenza internazionale, che comprende molti Paesi non toccati dalla siccità. Non possiamo rischiare di perdere fette di mercato e, anzi, dovremmo cercare di bilanciare domanda e offerta, per non lasciare mai vuoti gli scaffali”.

C’è chi si sta già attrezzando per il prossimo anno, temendo una nuova estate siccitosa. Come consorzio state valutando provvedimenti?

“Stiamo sollecitando la Regione e gli enti locali perché venga autorizzata la costruzione di nuovi laghetti artificiali. Questi bacini possono aiutare molto gli agricoltori, ma anche essere utili nella lotta agli incendi. Oggi, purtroppo, esiste una burocrazia assurda che rende molto difficile realizzarli”.

Cosa chiedete per superare le difficoltà economiche di questo 2017?

“Abbiamo incontrato il ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina, per chiedere sostegno. Data l’eccezionalità del fenomeni a nulla servono i normali strumenti, come l’assicurazione agevolata. Occorre una moratoria della situazione debitoria nei confronti degli istituti bancari e degli enti previdenziali, insieme alla detassazione fiscale. Il patrimonio delle aziende agricole è dato dalla terra e dagli uomini: vogliamo mantenere altri posti di lavoro, ma per riuscirci abbiamo bisogno di aiuto”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su