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Quotidiano Nazionale

Vino in alta quota … Castel Juval, un maniero del 1200, circondato da boschi e vigneti sui pendii della splendida Val Venosta, scelto da Reinhold Messner nel 1983 come buen retiro per sé e la famiglia. Una vita densa di imprese al limite per l’alpinista e scrittore altoatesino che, dopo aver scalato le quattordici cime del pianeta che superano gli ottomila metri e aver raggiunto l’Everest senza respiratore, si è cimentato in attraversate epiche come l’Antartide, la Groenlandia, e il Deserto del Gobi. Da sempre innamorato del Sud Tirolo, cittadino del mondo e paladino del Tibet, ha dato vita a una rete di spettacolari musei del-la montagna, dislocati in sei stupende località dell’Alto Adige. Ma è anche proprietario della Cantina Juval a Castelbello (Bz), ne abbiamo incontrato i gestori Martin Aurich e la moglie Gisela:

Come è avvenuto l’incontro con Reinhold Messner?

“Negli anni ’80, Messner aveva comprato Castel Ji wal e il maso Unterortl, che allora era abbandonato. Un vicino di casa ci presentò, gli proposi di riportare la viticoltura a Juval, facendo un maso vinicolo, come era fino al ’60. La proposta gli piacque e nel 1992 iniziammo”.

Quindi dove non c’era nulla ora ci sono vigneti e cantina?

“Ci furono diversi tentativi di impianto delle vigne a diverse altitudini e nel ’94 costruimmo la cantina. Poi arrivarono i primi risultati e, con l’annata ’95, iniziammo a vendere le prime bottiglie di Pinot bianco, Pinot nero e Riesling, a cui, in seguito, si aggiungeranno il Muller Thurgau e i distillati. Non ci si abitua a un posto di tale bellezza incontaminata, il sogno d’una vita per mia moglie Gisela, che è veterinaria, e per me, che provengo dal mondo vinicolo e mi ispiro a una viticoltura etica e responsabile”.

Come è organizzata la cantina?

“I terreni sono suddivisi in quasi trenta piccoli appezzamenti scoscesi, posizionati tra i 600 e gli 800 metri sulla collina di Juval al confine tra la Val Senales e la Val Venosta. La produzione si attesta sulle 35.000 bottiglie all’anno, su 4 ettari vitati”.

Quali sono le caratteristiche dei vostri vini?

“Una posizione microclimatica e un terroir unici favoriscono un’inconfondibile complessità, eleganza e mineralità. La vinificazione avviene in tini di acciaio inox e prosegue in botti di legno, mentre la maturazione sui lieviti va da cinque a otto mesi, infondendo un notevole potenziale d’invecchiamento. Ottomila ceppi per ogni ettaro danno un eccellente qualità e la ripidità del colle di Juval impone la potatura manuale delle viti”.

Cosa trovano gli enoturisti a Costel Juval?

“Organizziamo viste emozionali alla scoperta dei nostri vigneti più suggestivi e scoscesi, con degustazioni di vini”.

Poi c’è la parte dedicata alla storia delle imprese di Messner.

“Certo, alle degustazioni si affiancano le visite al museo di Juval sulla sacralità della montagna, con una sezione dedicata ai cimeli tibetani e agli attrezzi usati da Messner nelle sue imprese, il pranzo nella trattoria tipica e i prodotti della bottega contadina”.

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