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Quotidiano Nazionale

Medici ora suona con Cevico. “Concerto, scommessa vinta” … L’azienda è entrata nel gruppo romagnolo. Il cru è pluripremiato... Un vino - icona, bandiera dell’Italia enoica italiana piantata in 70 paesi del mondo, al pari dei grandi Barolo, dei Brunelli, dei Chianti Classico, degli Amarone, dei Prosecchi. Bollicine di lambrusco (reggiano) presenti nelle carte dei ristoranti e nelle enoteche tra i più prestigiosi al mondo, dagli stellati Michelin al londinese Harrods, al californiano Wallis a Beverly Hills. È il Concerto di Medici Ermete, nato 23 anni fa da una “scommessa basata semplicemente sul concetto del legame inscindibile tra vino e territorio”, racconta Alberto Medici, contitolare dell’azienda di famiglia insieme al padre Giorgio, alla sorella Alessandra e al cugino Pierluigi. Un cru che nasce dalle uve Salamino coltivate nella tenuta Rampata di Montecchio, sulle prime colline reggiane, dove questa varietà dà indubbiamente il meglio di sé. I primati di questo lambrusco d’autore ormai non si contano più. Alberto si accinge a ritirare i Tre bicchieri del Gambero rosso che per il nono anno consecutivo incoronano la bottiglia più famosa della cantina di Gaida, alle porte di Reggio. Selezionata due volte per partecipare a “OperaWine, Finest Italian Wines: 100 Great Producers”, evento inaugurale del Vinitaly Verona. Ma i premi fioccano anche dall’estero, da Decanter a Wine and Spirits a Wine spectator. Fino a Wine Enthusiast che gli ha attribuito recentemente 90 punti. Nata nel 1961, l’azienda è sempre stata a conduzione familiare. Oggi la proprietà, giunta alla quarta generazione (ma si affaccia la quinta), continua nel rispetto della filosofia produttiva originaria secondo cui “esiste un legame strettissimo tra singoli vigneti del territorio e i vini prodotti”. “La nostra vocazione - spiega Alberto Medici - è sempre stata produrre vini per il consumo quotidiano. Tuttavia il “Concerto” fa storia a sé e negli anni si è progressivamente conquistato una reputazione tale da essere considerato un vino da collezione. Non è un caso che, con una domanda che supera l’offerta, si esaurisca ogni anno e che, al di là dei premi e dei riconoscimenti internazionali ricevuti, l’uscita della nuova vendemmia venga attesa da collezionisti italiani e stranieri”. Dalle 12mila bottiglie presentate sul mercato nel 1994, anno di debutto, oggi il Concerto arriva a 150mila. La produzione totale della cantina di Gaida (da uve proprie) è di 800mila bottiglie, di cui il 70 per cento esportato in 70 paesi, dal Giappone agli Usa, dal Canada alla Germania. Le tenute in produzione sono, oltre alla Rampata, Quercioli a Cavriago, Favorita a Barco e Gaida a Reggio. Le nuove frontiere sono le bollicine di due lambruschi metodo classico, uno base Salamino (il Gran Concerto, 30 mesi sui lieviti) e l’altro base uve Marani (il rosè Unique, sempre 30 mesi sui lieviti). Poi c’è un lambrusco ancestrale rifermentato in bottiglia (il Phermento, base Sorbara). Da qualche anno l’azienda Medici Ermete fa pane del gruppo Cevico, gigante cooperativo con sede a Lugo di Romagna. I rapporti? “Una partnership che ci dà sicurezza e che ci garantisce la più totale autonomia gestionale. Sfruttiamo le sinergie commerciali all’estero con le loro reti di vendita sia in Usa che in Asia”.

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