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Quotidiano Nazionale

Il vino nell’obiettivo … L’enclave di Oliviero Toscani, sulle colline toscane, tra Volterra e Bolgheri. Un vecchio casale, acquistato dal famoso fotografo nel 1968, circondato da 160 ettari di terreni che guardano al mare, trasformati nell’80 nella sua casa. Carattere forte, visionario, protagonista di coraggiose campagne di comunicazione, è tra le firme più note al mondo, e quando ha deciso di puntare sul vino lo ha fatto molto seriamente. Terreni inizialmente destinati a coltivazioni varie e all’ulivo, confinanti con Sassicaia, Gaja, Antinori, Guado al Tasso, convertiti parzialmente in vigneti grazie ai preziosi consigli dell’amico Angelo Gaja, e agli enologi Attilio Pagli e Valentino Ciarla. Nel 2002 si impiantano i vigneti e nel 2006 esce OT, il primo vino, un cm di Syrah, Cabernet Franc, Petit Verdot. Una vigna alta, po-sta a 350 metri sul livello del mare, con un terreno ferroso, povero di argilla, e i filari di vite che godono di un’esposizione ottimale. Un gioiello immerso nella campagna toscana, guidato da Rocco, il figlio trentasettenne, che dopo aver seguito le orme paterne si è trasferito qui per dedicarsi alla cantina. È lui a parlare dell’attività.

Come si diventa vignaioli?

“Dopo gli studi d’arte, la fotografia, e la gestione di un’agenzia, è arrivato il secondo figlio e ho voluto rivedere i miei orizzonti. Nel 2015, durante un viaggio a Bordeaux, mio padre mi propose di
guidare l’azienda agricola. Ho sempre amato la campagna e sono nato qui, ho accettato la sfida”.

Come è organizzata l’azienda?

“È cresciuta anno dopo anno, intorno a una piccola casa circondata da boschi, prati e dodici ettari
di terreno vitato, con una panico-lare attenzione alla sostenibilità e i concimi dei terreni, prodotti naturalmente, a ciclo chiuso. Quattro etichette, e circa 60mila bottiglie, in buona pane vendute
all’estero”.

Quale è il segreto?

“Nel vino occorre vedere lungo e pianificare le produzioni, pensando che alcuni prodotti verranno
bevuti dopo diversi anni”.

Ma non c’è solamente il vino per voi...

“4.200 piante che danno un olio d’oliva di elevata qualità, un centro equestre con quaranta cavalli,
un allevamento naturale di maiali di Cinta Senese, il pollaio, una colombaia con piccioni viaggiatori
che fanno gare e poi un bed & breakfast, con sei casette e una filosofia di vacanza a contatto con
la natura”.

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