02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Quotidiano Nazionale

I calici preziosi dell’Alto Adige … L’Alto Adige è anche per il vino una terra benedetta da Dio. 5.000 viticoltori coltivano 20 vitigni diversi su una superficie di poco più di 5.000 ettari. La Guida del Gambero Rosso per il 2018 ha assegnato a 27 aziende il punteggio massimo dei Tre Bicchieri. Uno dei vini che mi conquistò in anni lontani fu il Sauvignon Sanct Valentin della Cantina San Michele Appiano. Ma l’anno scorso scoprii due bianchi della stessa Casa che mi colpirono perfino di più: l’Appius 2011, blend di tre vitigni al sapore di mela e lo Chardonnay Sanct Valentin 2012 pastoso e prepotente. Ho rivisto recentemente una grande donna del vino come Elena Walch: il suo Beyond The Clouds 2015 è un vino premiatissimo, ma meritano più di una citazione il Gewürztraminer Vigna Kastelaz e il Pinot Grigio Cartel Ringberg. L estate scorsa in una cena nella tristellata Pergola del Rome Cavalieri conquistato dallo straordinario Pinot Bianco Sanctissimus della Cantina St. Pauls: frutto di un vigneto piantato nel 1899, affinato in grandi anfore di terracotta si propone con un profumo intenso e garbatissimo. Nell’Abbazia di Novacella, il Sylvaner, allegro e corposo, ha un’eccezionale rapporto tra qualità e prezzo. Tra i vini bianchi segnalo Praepositus Riesling e Praepositus Kerner, magro e asciutto il primo, più carnale il secondo. Il mio vecchio amico Franz Haas fa un buonissimo uvaggio bianco che ha chiamato Manna con il nome della moglie, ma lo segnalo soprattutto, oltre che per le fantasiose etichette, per l’assoluta eccellenza del suo Pinot Nero, lo Schweizer, solido senza perdere la tenera piacevolezza del più Bianco dei Rossi. Anche il Cabernet Sauvignon Lafóa di Colterenzio è un vino d’eccellenza: gusto più imponente della media del vitigno con una forza che si riflette nel retrogusto persistente. Della Tenuta J. Hofstdtter ricordiamo i magnifici rossi, a cominciare dal Pinot Nero, ma il vino che ci colpì di più fu l’annata 1987 del Gewürztraminer Kolbenhof che assaggiai nel 2005 con 18 anni di invecchiamento. Il profumo intenso e incontaminato e naturalmente il sapore facevano pensare il fascino di Rossano Brazzi nello splendore della mezza età. Chiudiamo con Alois Lageder: se avete una cena alla quale tenete, mirate alto con il vino migliore di questa Cantina. Il Cor Rómigberg 2008, un Cabernet Sauvignon quasi in purezza che coniuga in modo eccellente morbidezza e profondità.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su