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Gli inventori del prosecco festeggiano 150 anni … Il compleanno è di quelli importanti: compie 150 anni Carpenè Malvolti, la cantina che per prima in Italia ha prodotto il Prosecco nella versione spumante (data al 1924 la prima bottiglia con il nome Prosecco in etichetta). Il vero compleanno, considerando la data di fondazione, si celebrerà il 15 giugno 2018, ma i festeggiamenti dureranno un anno intero: il primo evento vede una partnership storica tra Carpenè Malvolti e Vinitaly e la produzione di una magnum celebrativa in edizione limitata per brindare in tutti i momenti istituzionali della manifestazione fieristica. Il 2018, oltre a segnare i 150 anni della storica azienda, da sempre appartenuta alla stessa famiglia, potrebbe essere anche l’anno in cui le Colline del Conegliano e Valdobbiadene diventeranno patrimonio Unesco: un riconoscimento che, spiega Domenico Scimone, direttore commerciale di Carpenè Malvolti, sarebbe un importante riconoscimento al territorio e a tutto il lavoro fatto negli ultimi 8 anni. “Sono anni che stiamo perseguendo questo riconoscimento, sarebbe veramente una congiuntura astrale formidabile ottenerli in coincidenza dei 150 anni di Carpenè Malvolti”, ha auspicato Scimone. Tutto nacque dalla intuizione di Antonio Carpenè, che nel 1868 ebbe la visione lungimirante di creare un vino spumante con le stesse caratteristiche dello champagne francese ma ottenuto con un vitigno autoctono del territorio della Marca Trevigiana, il glera. La cantina è guidata oggi da Etile Carpenè, quarta generazione della famiglia più longeva della spumantistica italiana. La quinta generazione è rappresentata dalla figlia Rosanna, volto giovane dell’azienda. Carpenè Malvolti festeggia il 2018 anche con un restyling totale del look: la sede storica in centro a Conegliano è stata ristrutturata interamente e arricchita da un percorso storico che sarà inaugurato ufficialmente il 27 maggio. All’interno uno spazio digitale con le immagini delle vigne e del territorio di Conegliano, le pupitre in cui riposano le bottiglie di Prosecco Docg, le vecchie annate di vini, di grappe e brandy, un angolo per una biblioteca che racchiuderà i testi di Antonio Carpenè, le sue ricerche e gli scambi di missive con grandi scienziati dell’epoca come Martinotti. “Un impegno economico importante - ha spiegato Etile Carpenè - finalizzato peraltro in una fase congiunturale non particolarmente favorevole”. Oggi la cantina esporta in 60 paesi e destina la sua produzione (95% Prosecco e 5% distillati) per il 45% all’Italia e per il 55% all’estero (prime destinazioni Svizzera, Canada, Germania, Usa e Inghilterra).

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