La produzione vinicola del Mezzogiorno d'Italia rappresenta quasi il 42% di quella nazionale, ed è sempre più anche una produzione di qualità (anche se le produzioni Doc e Docg sono ancora solo il 13,4% del totale nazionale): è quanto emerso nel rapporto su "Il settore vitivinicolo: scenario ed aspetti finanziari", elaborato dal Centro studi e comunicazione del Banco di Napoli. Il settore vitivinicolo "é uno dei settori - sottolinea la ricerca - portanti dell'economia del Mezzogiorno, grazie ad una produzione di oltre 22 milioni di ettolitri (il 41,9% del totale nazionale) ed alla presenza di aziende e vini di livello internazionale, con oltre 100 certificazioni di origine riconosciute a livello europeo". Rimane però “ancora modesta la percentuale di Doc e Docg prodotto dal Mezzogiorno: 1,5 milioni di ettolitri contro i 9,8 milioni del Centro-Nord". “Malgrado questi dati mostrino una sostanziale prevalenza del Centro-Nord come produzione di vino assoluta - avverte però lo studio - il Sud mostra interessanti dinamiche evolutive dei prodotti di qualità. E' il caso delle produzioni di vino Doc e Docg che, dal 1995 al 1999, nel Mezzogiorno, hanno registrato un aumento di oltre il 23%, pari a 288.000 ettolitri, con un trend sempre crescente (tranne un lieve ribasso dal 1997 al 1998)". Sul totale della produzione vinicola meridionale, la Campania non occupa una posizione di rilievo: è soltanto al quarto posto, con 2.013.000 ettolitri, pari all'8,9% della produzione del Mezzogiorno ed al 3,7% nazionale, alle spalle delle capofila Puglia (7.782.000 ettolitri, il 34,3% del vino prodotto al Sud ed il 14,4% nazionale ) e Sicilia (7.106.000 ettolitri, rispettivamente 31,3 e 13,1 per cento), ma anche dell'Abruzzo (3.689.000 ettolitri).
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