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Record chiama record, e nell’anno del massimo storico per l’export del vino francese, lo Champagne raggiunge vette mai conosciute prima: le vendite delle bollicine più amate del mondo, infatti, nel 2015 hanno toccato i 4,75 miliardi di euro

Italia
Export da record per lo Champagne nel 2015

Record chiama record, e nell’anno del massimo storico per l’export del vino francese, lo Champagne raggiunge vette mai conosciute prima: le vendite delle bollicine più amate del mondo, infatti, nel 2015 hanno toccato i 4,75 miliardi di euro, come raccontano i dati ufficiali del Civc - Comité Interprofessionnel du vin de Champagne (www.champagne.fr), per una crescita del 4,6% sul 2014, grazie alla vendita di 312,5 milioni di bottiglie.
“Un aumento notevole, legato all’importanza delle spedizioni fuori dalla Ue - spiega Thibaut Le Mailloux, direttore della comunicazione del Civc - che migliora, per il quarto anno consecutivo, il proprio record, a quota 70,5 milioni di bottiglie”. Tra i mercati più performanti, Stati Uniti, Giappone ed Australia, dove i consumatori “sono disposti a pagare un prezzo più alto per i vini francesi, per i loro valori e la loro immagine”.
In Europa, Regno Unito, Germania e Belgio rimangono i primi importatori di Champagne, con il Vecchio Continente che, nel complesso, ha fatto saltare 80,2 milioni di tappi, il 3,3% in più del 2014, mentre il 52% delle vendite è rimasto dentro i confini francesi, in sostanziale parità dopo anni di declino. Paradossalmente, il volume delle vendite, ossia il numero di bottiglie vendute, non è al suo massimo storico: nel 2007, infatti, furono vendute ben 339 milioni di bottiglie (26,5 milioni in più del 2015) per un fatturato di 4,56 miliardi di euro. Aumenta sensibilmente, quindi ,il prezzo medio, unica via possibile in un territorio che non può crescere dimensionalmente, ma solo seguendo una strategia di lungo respiro che renda lo Champagne sempre più un prodotto “di lusso”.

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