Reti da pesca digitali, dotate di sensori e software, per rendere la Flotta Italia ancora più sostenibile, tutelando le risorse ittiche e diminuendo l’impatto delle attività: questo è il progetto presentato da Coldiretti Pesca, in collaborazione con la società Elica (realtà pescarese nata con l’obiettivo di proiettare la pesca tradizionale verso nuove opportunità di sviluppo, offerte dalla moderna tecnologia). “Sulle reti da pesca verranno posti dei sensori elettronici che permetteranno alle imbarcazioni di “vedere” in tempo reale cosa si sta pescando - spiega Coldiretti Pesca - evitando di far finire nelle maglie anche le specie ittiche non previste. Al tempo stesso, la novità consentirà una migliore gestione della pescata, razionalizzando le manovre e, di conseguenza, l’utilizzo del carburante”. Una vera e propria “pesca di precisione”, al pari dell’agricoltura di precisione che si sta diffondendo sempre più nelle campagne italiane con un impegno forte verso la digitalizzazione del settore. Una svolta digitale sulle imbarcazioni tricolori che verrà sperimentata sia per il segmento dello strascico che per quello della circuizione e delle volanti, con l’avvio delle prove ad inizio 2026.
Le nuove tecnologie permettono, infatti, alle barche da pesca di ridurre i consumi grazie a un uso più efficiente della propulsione, e di evitare pescate a vuoto individuando in anticipo la presenza di biomassa davanti alla rete, consentendo, inoltre, di migliorare la qualità del pescato segnalando se la saccata si rovina a causa di correnti forti o corpi estranei e garantendo una gestione più sicura e digitalizzata delle attività a bordo grazie a sensori collegati a software che raccolgono dati oceanografici e aiutano a controllare meglio le attrezzature e le operazioni di pesca. Un progetto che testimonia ancora una volta l’impegno della Flotta italiana verso la sostenibilità e la tutela degli stock ittici. “Un settore importante del Made in Italy a tavola con circa 12.000 imbarcazioni e 30.000 addetti - conclude Coldiretti Pesca - il cui futuro è però messo in pericolo dai mutamenti climatici, con effetti combinati che riducono il pescato e rendono sempre più difficili le condizioni in cui operare”.
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