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Reuters

Enoturisti italiani disposti a spendere ma critici verso offerta
Roma (Reuters) - Gli enoturisti italiani, disposti a spendere per un weekend fra vigne e cantine 200 euro, amano soprattutto Chianti, Langhe e Montalcino ma considerano ancora improvvisata l'offerta nel settore. Lo rivela un sondaggio realizzato da www.winenews.it - uno dei siti d'informazione sul vino più cliccati in Italia - a cui hanno partecipato 2.470 enonauti e promosso dall'Associazione Go Wine in occasione di "Vinum", in programma ad Alba dal 24 aprile al 2 maggio, come si legge in una nota. I turisti del vino spendono in media per un fine settimana tutto compreso - trasporto, soggiorno, musei, enogastronomia - da 200 a 250 euro nel 27% dei casi, da 150 a 200 euro nel 26%, da 100 a 150 euro nel 24%. Infine 14 intervistati su 100 accettano di sborsare 500 euro per una mini-vacanza di due giorni.
Ci sono poi le bottiglie, ricordo dell'enoweekend: per almeno tre "pezzi" da mettere in collezione o gustare con gli amici al rientro, il 30% degli intervistati accetta di pagare 30-45 euro, il 23% fra 15 e 30 euro, il 21% fra 45 e 60, l'11% da 60 a 90. Solo il 12% si spinge oltre i 90 euro, e uno sparuto 3% è disposto a spendere meno di 15 euro.

Turisti attratti anche da paesaggio e gastronomia

Le mete preferite sono i territori di produzione, "scelti sì per il fascino delle bottiglie di qualità ed atmosfera delle cantine (17%), ma soprattutto per la bellezza del paesaggio (24%), l'arte, la storia e la cultura (18%), così come per la gastronomia tipica di ristoranti e osterie (17%) e per i diversi eventi del territorio (16%)", dice la nota. Fra le 60 località più amate dai turisti del vino, dopo Chianti, Langhe e Montalcino - territori cult dell'enoturismo - gli intervistati collocano Collio, Montefalco, Monferrato, Conegliano, Oltrepò Pavese e Castelli Romani. Risultano poi in crescita Franciacorta, Alto Adige e Valpolicella.

Critiche a prezzi “saltati” e scarsa accoglienza cantine

Gli enoturisti, però, hanno di che lamentarsi. Innanzi tutto i prezzi, che considerano aumentati in modo spesso spropositato. Per il 60% degli intervistati, poi, “l’offerta del turismo del vino è attualmente in Italia caratterizzata da improvvisazione, individualismo ed episodicità”, precisa la nota. “L'accoglienza nelle cantine ... è definita scarsa dal 27% degli enonauti e appena sufficiente dal 40%”, mentre è buona per il 31% ed eccellente solo per il 2%.

Ma chi sono gli enonauti di www.winenews.it?

Nell’82% dei casi si tratta di uomini, il 54% ha fra i 30 e i 45 anni, hanno un livello socio-economico medio-alto e un elevato titolo di studio: l’85% ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea.

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